Calcio

Il Lugano non sbaglia: è semifinale di Coppa!

I bianconeri soffrono al Tourbillon, ma poi emergono alla distanza e schiantano per 3-0 il Sion
© KEYSTONE / LAURENT GILLIERON
Red. Sport
01.03.2023 22:05

Ha dovuto soffrire. Pazientare. Dubitare, anche. Alla fine, però, il Lugano ha staccato il biglietto per la semifinale di Coppa Svizzera. Sì, i bianconeri hanno battuto il Sion, emergendo con prepotenza nella ripresa. Al Tourbillon è finita 0-3, con Mattia Croci-Torti che ha trovato l'oro in panchina e - oramai non è più una novità - un grande Aliseda. Dopo che nel primo tempo a regnare era stato l'equilibrio, i vallesani hanno dapprima spaventato Saipi e compagni in un paio di occasioni. Ha sbandato, ma non ceduto, il Lugano. E poi - suggerivamo - ha piazzato un devastante allungo. A propiziare il vantaggio degli ospiti sono stati per l'appunto due giocatori appena gettati nella mischia dal Crus. Al 62', per la precisione. Aliseda ha acceso la luce con un suggerimento che ha tagliato l'intera difesa vallesana, trovando Bislimi e il successivo invito a rete per Amoura. Una piccola, grande liberazione, che ha tolto definitivamente la pressione dalla spalle dei ticinesi, mandando al contrario nello sconforto il già nervosello Mario Balotelli e Christian Constantin. Il presidente e tecnico ad interim del Sion - che sino a questa sera non aveva mai fallito da allenatore in Coppa - si era appena sbilanciato, inserendo Sio per Lavanchy. Un errore, forse figlio della presunzione o dell'eccessiva fiducia nei propri mezzi. Il Lugano ha infatti dilagato negli ultimi venti minuti. Un altro rincalzo, Espinoza, si è procurato un rigore, sfruttando il gomito troppo aperto di Baltazar. E chi ha trasformato in assenza di Celar e di Steffen (deludente e sostituito in precedenza)? Sempre lui, Aliseda, implacabile. Fickentscher ha quindi fatto il resto, rendendosi protagonista di un goffo intervento su un tiro-cross di capitan Sabbatini. Tre a zero ed apoteosi. Sì, per il secondo anno consecutivo il Lugano è in semifinale di Coppa Svizzera. Il fantastico desiderio, per usare le parole di mister Croci-Torti, è ancora lì, tutto da coltivare.

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