In corner

L'ultima magia di Heiko Vogel

Il Basilea è a un passo dalla prima finale europea nella storia del calcio svizzero - Il suo tecnico ad interim, destinato a tornare ds a breve, non è però nuovo a questo genere di imprese
Massimo Solari
12.05.2023 15:11

Heiko Vogel non è nuovo a imprese del genere. Anzi, a ben guardare, nel 2012 la combinò ancora più grossa. Ricordate? Nell’andata degli ottavi di finale di Champions League, da tecnico plenipotenziario e non ad interim, il tedesco sorprese addirittura il Bayern Monaco, poi finalista. Gol di Stocker allo scadere (come Amdouni all’Artemio Franchi) e St. Jakob impazzito. Sì, nel Greatest Hits europeo della squadra renana, figura di diritto anche quel match. Come pure il 2-1 rifilato due mesi prima al Manchester United - all’ultima curva della fase a gironi - che lo rese possibile. Bene. Ora ci risiamo e la posta in palio, sia per il club, sia per il calcio elvetico, è clamorosa: la prima finale continentale della storia.

L’opera, undici anni fa, rimase purtroppo incompiuta. Anzi, venne rovinata nel peggiore dei modi: 7-0 per i bavaresi nella gara di ritorno e tanti saluti alla gloria. La Fiorentina, però, non è il Bayern. «È una formazione astratta» sintetizza un collega molto vicino alla Viola. Il Basilea, al contrario, è in grado di esaltarsi sul palcoscenico internazionale. Insomma, di andare oltre quei limiti emersi prepotentemente in campionato. Il DNA della compagine rossoblù, d’altronde, suggerisce proprio questo: genio e sregolatezza. Ma pure una propensione alla sofferenza. E dunque lo stile di vita sconsigliato dal dottore in caso di rincorsa al titolo di campione svizzero. La Super League, in effetti, ha puntualmente premiato (2022-23 compreso) la costanza di rendimento.

La strategia speculativa di David Degen, patron in perenne ricerca di liquidità per tamponare i deficit accumulati negli ultimi anni, rischia comunque di essere pagante. Nel giro di un paio di turni, il valore dei gioiellini Amdouni, Diouf, Ndoye e Pelmard ha preso l’ascensore. Merito della sensibilità di Vogel, allenatore sagace ancor prima che ds. A breve, Heiko tornerà al suo posto, mentre in panchina si accomoderà di Timo Schultz. Il tempo per compiere un’altra magia dovrebbe bastare.

Correlati