Hockey

Steinmann: «C'è il sostituto di Della Bella ma non posso rivelarne il nome»

Il tassello che sembrava ancora mancante in casa Lugano, quello dell'allenatore dei portieri, in realtà è già presente - Il direttore sportivo bianconero però non può ancora annunciare ufficialmente chi completerà lo staff della prima squadra - Il GM: «Contento del contingente svizzero, Müller rimane di sicuro»
©Keystone/Samuel Golay
Alex Isenburg
25.04.2025 23:44

«Mancano tuttora alcuni pezzi per completare il puzzle, ma sono fiducioso. I primi passi, infatti, sono stati fatti nella giusta direzione». Le parole di Janick Steinmann sono chiare. Certe scelte sono state compiute. Altre, invece, sono alle porte.

Idee da concretizzare

Per plasmare il Lugano che verrà, anche i nuovi giocatori - e non solamente lo staff tecnico - dovranno rispecchiare la nuova filosofia hockeistica che il club bianconero intende promuovere. «Chi compone il roster deve avere la giusta mentalità - ha dichiarato il General Manager - e io sono solito coinvolgere lo staff prima di acquistare dei rinforzi. Fortunatamente - prosegue il successore di Hnat Domenichelli - siamo già molto soddisfatti degli elementi in rosa, che rispecchiano i valori che andiamo cercando». Sul fronte stranieri, però, qualche innesto è d’obbligo. «Tutti pensano che quello sia un mercato semplice e ricco di opzioni. Purtroppo, non è affatto così. La verità è che oltre al bacino nordamericano sono rimasti pochi giocatori disponibili in Europa». In ogni caso, Steinmann sa esattamente in che modo vorrebbe intervenire. «Ho già immaginato come agire, resta da capire se riesco a trovare o meno i profili che ho in mente. Sappiamo in quali ruoli è necessario puntellare la squadra».

Quotazioni in aumento

Ciò che, per il momento, non è dato a sapere, è il numero di giocatori di importazione con cui i bianconeri inizieranno la propria stagione. Sei o sette? «Rispondo quasi a tutto, ma a questo proposito preferisco non sbilanciarmi». Il mistero, per un po’, rimarrà. Un’altra questione ancora in sospeso riguarda gli stranieri che attualmente hanno un contratto con il Lugano. A fine stagione, infatti, la conferma di Michael Joly, Jiri Sekac e Carl Dahlström era apparsa tutto fuorché scontata. «Mi aspetto che tutti e tre facciano ritorno - ha dichiarato il GM - ma è ancora molto presto. D’altra parte, la stagione 2024/25 è si è conclusa da due soli giorni. Davanti a noi si staglia una lunga estate e ho imparato che in questo periodo può accadere di tutto». L’esperienza condivisa - in Svezia, nella stagione 2023/24 - da Mitell e Dahlström potrebbe andare in aiuto al difensore svedese per un’eventuale riconferma? «Io e Tomas abbiamo parlato di lui. Sotto i suoi dettami aveva giocato molto bene, perciò speriamo che Calle ci possa aiutare in vista dei prossimi mesi. È un uomo importante per la nostra difesa».

Insomma, Dahlström sembrerebbe in procinto di restare. Mirco Müller - che taluni accostavano allo Zugo - invece, resterà di sicuro. «Müller giocherà certamente per il Lugano. Non ho nessuna idea da dove provenga questa voce, ma non c’è alcuna possibilità che io me lo faccia scappare». Viste le difficoltà del mercato interno, degli scambi possono essere plausibili? «Ci sono sempre delle discussioni in atto tra i direttori sportivi ma sono molto contento del nostro contingente svizzero. Speriamo che tutti, con il nuovo staff, possano esprimere interamente il proprio potenziale».

«Laakso merita di restare»

Uno staff che a breve verrà completato dal nuovo allenatore dei portieri, dopo che Paolo Della Bella è tornato a occuparsi degli estremi difensori della Sezione Giovanile. «Lo ringraziamo per il lavoro svolto, ma nell’ambito di questa ripartenza abbiamo colto l’occasione per portare un ulteriore allenatore di alto livello. Le circostanze però - ha chiarito il ds bianconero - non mi permettono ancora di annunciare ufficialmente il suo sostituto». È rimasto al suo posto, invece, il preparatore atletico Lassi Laakso. «È qui da tanti anni, io stesso ho lavorato con lui quando giocavo a Lugano. Ha tante qualità, lo ha già dimostrato - ha chiosato Steinmann - e merita di restare. Farà la sua parte alla grande».

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