Calcio

Tra i gioielli della Super League c'è anche un bianconero

Stando ai dati aggiornati dall’Osservatorio sul calcio di Neuchâtel, Albian Hajdari è il decimo elemento più prezioso del campionato - Diversi altri profili dell’FC Lugano hanno accresciuto il proprio valore rispetto all’inizio della stagione - Inevitabile il calo di Aliseda
Albian Hajdari ha appena 20 anni. © CdT / Gabriele Putzu
Massimo Solari
04.01.2024 20:00

Gennaio fa rima con mercato. Non per forza di riparazione. È tempo di tira e molla, rinnovi e - appunto - strategie, magari in vista dell’estate e di una finestra più fertile per trasferimenti e plusvalenze. In Super League le maggiori turbolenze si registrano in casa Young Boys. Da un lato continua a tenere banco il «caso Nsame», dall’altro Aurèle Amenda si candida a operazione di spicco della sosta invernale. Al bomber camerunese mancano due reti per agganciare il record di Marco Streller, miglior marcatore nella storia della Super League a quota 111. Eppure lo scarso minutaggio accordatogli da Raphaël Wicky potrebbe vanificare il tutto. L’attaccante si è lamentato apertamente circa la scarsa considerazione, ma il direttore sportivo Steve von Bergen ha chiarito alla Berner Zeitung che Nsame non verrà in ogni caso ceduto a una concorrente svizzera. In pole position c’era il Servette. Pure Amenda, 197 centimetri di muscoli e solidità difensiva, avrebbe voluto giocare di più. E in questo senso il serio interesse mostrato dall’Eintracht Francoforte - sesta forza della Bundesliga - potrebbe mettere tutti d’accordo. Prima, al Wankdorf, ci si vuole comunque assicurare un degno sostituto. Per il 20.enne nazionale U21, la società giallonera ha ad ogni modo fissato la cifra da sborsare: 10 milioni di franchi. O giù di lì.

Il Basilea si gode Gauto

La dirigenza bernese, va da sé, mira al massimo profitto. E a suggerirlo vi sono i dati dell’Osservatorio sul calcio del CIES, diretto da Raffaele Poli. L’articolato e meticoloso modello econometrico elaborato a Neuchâtel quantifica infatti in 5,5 milioni di euro il valore di Amenda. Situandolo appena fuori dalla top 10 del massimo campionato elvetico. Al netto delle fluttuazioni dettate dagli attori del mercato, la graduatoria è di sicuro interesse. Una bussola sincera e per questo oltremodo preziosa. E in questo quadro a gonfiare il petto per le cifre aggiornate a inizio 2024 dovrebbe esserci anche il Lugano. Sì, poiché al decimo posto figura Albian Hajdari, con un valore stimato in 5,7 milioni di euro. Il difensore classe 2003, a oggi, è insomma il diamante bianconero di maggiore valore. Il che potrebbe apparire sorprendente considerate le prestazioni altalenanti del giocatore. Ma per numero di minuti giocati (Europa compresa), ruolo, età e durata del contratto (l’accordo è valido sino al 30 giugno 2027), sono pochi i difensori in grado di presentare statistiche così importanti. Solo il terzino destro dello Young Boys Lewin Blum - 22 anni - è messo meglio nella speciale classifica stilata dall’Osservatorio del CIES per quanto concerne il ruolo di difensore. A guardare tutti dall’alto è l’esterno argentino del Basilea Juan Gauto (9,2 milioni), seguito da due elementi dell’YB: Meschack Elia (8,3) e Darian Males (7,7).

Chi sale e chi scende

Tornando al Lugano, è interessante pure notare le variazioni rispetto all’inizio della stagione. Non è d’altronde un mistero che tra le priorità della proprietà targata Joe Mansueto vi sia anche la realizzazione di significative plusvalenze. In questo senso il tecnico Mattia Croci-Torti ha indubbiamente valorizzato diversi elementi. A partire per l’appunto da Hajdari, il cui «peso» economico è praticamente raddoppiato: dai 2,9 milioni della scorsa estate agli attuali 5,7. I cinque bianconeri più preziosi non sono cambiati nel giro di sei mesi. Alle spalle di Hajdari, che ha scavalcato tutti, figura Zan Celar, a sua volta protagonista di un autunno difficile ma - grazie alle 10 reti realizzate - salito a 3,7 milioni (+200 mila euro). Un importante balzo avanti lo ha fatto registrare il portiere Amir Saipi, il cui cartellino oggi dovrebbe valere almeno 3,4 milioni, con uno scarto positivo di 700 mila euro se paragonato all’alba del campionato. Oggetto del desiderio (o perlomeno dell’interesse) di numerosi club, Ignacio Aliseda paga invece i molteplici stop e di riflesso le poche partite disputate. «Nacho», in luglio, valeva 3,6 milioni, mentre al momento sono 3,3. È cresciuto pure il valore di Uran Bislimi, convocato anche dalla nazionale maggiore e passato da 2,1 a 3,3 milioni di euro. Ora come ora, infine, rischiano di rivelarsi buoni affari anche Martim Marques (già valutato in 2,5 milioni), Yanis Cimignani (preso a parametro zero e oggi misurabile in 2,2 milioni) e Shkelqim Vladi, il cui prezzo potrebbe già essersi triplicato.

L’Osservatorio sul calcio del CIES di Neuchâtel ha analizzato oltre duemila movimenti e pagamenti avvenuti tra il 2012 e il 2021, nel quadro dei cinque principali campionati. A questa base, utile a delineare le tendenze del passato, sono quindi state applicate variabili quali l’età del giocatore interessato, la durata del suo contratto, il ruolo, le prestazioni negli ultimi due anni (minutaggio, gol, assist, infortuni), i risultati della sua squadra, così come l’esperienza e le performance a livello internazionale. Senza dimenticare il contesto e, dunque, il peso dell’inflazione o la forza economica del club acquirente.
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