Il progetto

«Ad Ascona presto in cantiere il Centro civico da 12 milioni»

Ancora poche settimane e sarà posata la prima pietra della futura «casa» della politica e dell’amministrazione del Borgo che ospiterà inoltre un asilo nido e una mensa scolastica – Il sindaco: «L’investimento è importante e necessario»
Un’immagine del progetto elaborato dallo Studio Pessina Architetti; nell'adesivo in primo piano, il sindaco di Ascona, Giorgio Gilardi, 66 anni
Jona Mantovan
27.01.2025 06:00

Ancora poche settimane e, a inizio marzo, partirà il cantiere per il Centro civico di Ascona. Un progetto che ha richiesto e richiederà un impegno notevole per le casse pubbliche: 12 milioni. Il sindaco, Giorgio Gilardi, ci crede: «È un investimento importante, ma necessario», racconta al Corriere del Ticino. «La nuova struttura, composta da due stabili in prossimità delle scuole, sarà la “casa” della politica, con la sala del Consiglio comunale, e dell’amministrazione, ma ospiterà anche un asilo nido, una mensa scolastica, l’ufficio dell’assistente sociale e la giudicatura di pace. Tutti servizi di cui il nostro Comune necessita con urgenza». Il 66.enne aggiunge che sono in corso le analisi delle ultime offerte: «La licenza è già stata concessa e appena saranno cresciuti in giudicato gli appalti saremo pronti per posare la prima pietra». Tempo previsto per la conclusione: due anni e mezzo.

Come sarà nel 2027

Gilardi immagina il complesso una volta terminato, indicando i disegni dello Studio Pessina Architetti: «Si formerà una bella piazza sotto le facciate in legno delle due costruzioni, le quali tra l’altro seguiranno i criteri Minergie per il risparmio energetico grazie anche al loro allacciamento alla rete teletermica».

Una scelta che permetterà di ridurre fino a 390 tonnellate all’anno il quantitativo di anidride carbonica immesso nell’atmosfera, tramite lo sfruttamento dell’acqua di falda. Secondo il nostro interlocutore, sarà una riqualificazione di tutto rispetto, peraltro avviata tempo fa con la demolizione di due prefabbricati degli anni Settanta per fare posto al nuovo «gioiello»: «Il Borgo non è solo il lungolago o il nucleo storico. Tutta la cittadinanza merita spazi pubblici curati e questo diventerà un luogo di aggregazione e accoglienza».

Il treno sta viaggiando a pieno regime e oggi mi sento veramente a mio agio ai comandi di questo convoglio
Giorgio Gilardi, sindaco di Ascona, 66 anni

Superfici molto pregiate

L’idea sarebbe di portare una serie di aree al loro massimo potenziale per il futuro. «Da via Locarno alla zona Pra’ di Vizi o Boscioredo. Si tratta di superfici molto pregiate sulle quali intendiamo lavorare per consegnarle al massimo lustro». Con la prospettiva di mettere le basi ancora nel suo primo quadriennio di carica, l’ex direttore (per 44 anni) degli istituti scolastici si prepara a lasciare (di nuovo) una traccia del suo governo.

Uno scorcio di uno degli interni
Uno scorcio di uno degli interni

Il buon auspicio della Siberia

La copertina del messaggio municipale 8 del 2024, con i due nuovi edifici del Centro civico, al centro e più dettagliati
La copertina del messaggio municipale 8 del 2024, con i due nuovi edifici del Centro civico, al centro e più dettagliati

«Un primo successo, ma non voglio prendermi i meriti, è stato quello della copertura della pista di ghiaccio Siberia (costata quattro milioni, n.d.r.), conclusa a novembre dopo vent’anni di discussioni».

Un avvio sotto una buona stella, dato che per la poltrona più ambita all’epoca c’era stata una battaglia non da poco, che potenzialmente poteva trasferire il comando del Municipio, roccaforte del PLR per 64 anni, allo sfidante del Centro, Maurizio Checchi. All’indomani del 12 maggio tuttavia, l’avversario non era riuscito a conquistare le urne nella corsa del secondo turno e l’«outsider» (dal momento che il suo nome non figurava negli Esecutivi precedenti) ha permesso ai liberali di mantenere le redini.

L'area del progetto
L'area del progetto

«Questa? È la sfida più bella»

«In realtà, visto il mio precedente impiego, avevo già conoscenze approfondite sul funzionamento dei vari “ingranaggi”. Fare il sindaco, però, è diverso. Nel tempo che è trascorso dalle elezioni, non c’è stato tempo per fare l’apprendistato. Il treno viaggiava e viaggia a pieno regime, ma ogni giorno mi sento sempre più a mio agio, in prima linea sulla locomotiva di questo particolare convoglio. La mia entrata in servizio, tuttavia, è stata facilitata da un’amministrazione che lavora benissimo, competente e professionale. Questo mi ha aiutato e mi aiuta tuttora davvero tanto».

Nella riflessione «ferroviaria», impossibile non soffermarsi sul ritiro dei suoi storici vicini omologhi, proprio all’ultima tornata elettorale dello scorso aprile: «Penso ad Alain Scherrer, di Locarno; a Luca Pissoglio, mio predecessore; ma anche a Felice Dafond, di Minusio: capisco sempre di più quando loro dicevano che è il mestiere più bello. In effetti, il contatto con le persone è fondamentale per me».

In conclusione, «la mia “occupazione” è ancora più interessante, stimolante e motivante. La mia porta è sempre aperta e ho già avuto tanti incontri, anche con ex allievi che sono venuti a trovarmi. Sì, questa è la sfida più coinvolgente», afferma con un sorriso.

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