Alpha Uno, ecco la seconda parte dell'esercitazione
Un'esercitazione necessaria poiché attualmente tutti i mezzi delle Forze aeree sono concentrati nei tre aerodromi militari di Payerne (VD), Meiringen (BE) e Emmen (LU), cosa che li rende vulnerabili ai sistemi d'arma avversari a lunga gittata. È con queste parole che il Dipartimento federale della difesa (DDPS) ha autorizzato l'esercitazione «Alpha Uno», iniziata alle 10 di questa mattina sull'autostrada A1 tra Avenches e Payerne, nel canton Vaud. Una procedura militare aperta solo a 300 ospiti.
Partito dall'aeroporto militare di Payerne, il primo F/A-18 è atterrato alle 09.58. Circa 20 minuti dopo, in seguito al controllo della pista, gli altri tre si sono posati in successione sull'A1.
In un'intervista a 20 Minuten, il capo dell'esercito Thomas Süssli ha espresso soddisfazione per il successo dell'esercitazione: «Tutto è andato secondo i piani. Nell'esercito si dice: "È fatta". Da spettatori, non ci si rende conto di quanto sforzo comporti l'intera manovra. «Vogliamo dimostrare che stiamo dando un contributo alla sicurezza in Europa». Süssli si è anche scusato con tutte le persone che oggi hanno dovuto pazientare sulle strade a causa della chiusura dell'A1.
Il comandante delle Forze aeree, Peter Merz, ha espresso grande emozione: «Sono molto orgoglioso delle mie truppe. La Svizzera fa bene a preparare l'esercito per la difesa. Dobbiamo preparare le truppe per eventuali eventi futuri».
L'autostrada tra Payerne e Avenches è stata chiusa da martedì sera. Lo rimarrà fino a domani mattina. Il guardrail centrale è stato rimosso e sulla carreggiata è stata applicata una segnaletica speciale. Un tratto dell'A1 scelto per il suo collegamento diretto con l'aeroporto militare di Payerne, e perché, al momento della sua costruzione nel 1995, era stato predisposto per accogliere gli aerei da combattimento. Inoltre il volume di traffico è inferiore a quello di altre tratte autostradali e c'è la possibilità di organizzare percorsi alternativi.
Critiche dal gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE)
Nel frattempo, questa mattina è giunta la presa di posizione del gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE), che «critica l'inutile esercitazione Alpha Uno: costa alla popolazione miliardi di denaro dei contribuenti e non garantisce alcuna sicurezza». Il GSoA chiede che «i politici si concentrino finalmente su una sobria analisi delle minacce, invece di sprecare miliardi in scenari di minaccia irrealistici».