Amate la natura? Ecco l'alloggio diffuso

In Ticino, oramai, non è certo una novità. Ce ne sono, ad esempio, a Corippo e sul Monte Generoso. Si tratta di un modo nuovo e diverso di concepire il concetto di ospitalità. Permettendo a turisti ed escursionisti di godere del territorio e di immergersi appieno nella realtà di un luogo, beneficiando però di tutti i servizi indispensabili di una struttura ricettiva al passo con i tempi. E presto, forse, potrebbe far capolino anche in Valle Malvaglia su iniziativa del Comune di Serravalle nell’ambito del progetto di sviluppo dell’offerta turistica e del tempo libero. L’idea di realizzare un alloggio diffuso a Dandrio verrà presentata alla popolazione oggi (martedì 11 marzo) alle 20.15 nella sala del Consiglio comunale di Malvaglia da parte del Municipio e del consulente della società alla quale è stato affidato il mandato.
Quel patrimonio inestimabile
D’altronde nel masterplan della Valle di Blenio, ossia il piano di sviluppo previsto fino al 2035, fra i vari aspetti messi sotto la lente figura naturalmente pure quello riguardante l’accoglienza di chi intende trascorrere le proprie ferie nella regione. «Recupero del patrimonio del costruito per nuove forme di ricezione (B&B diffusi), alloggi in vecchi edifici storici, affitto di case secondarie (inclusi rustici) e di appartamenti di vacanza già esistenti (...). La ricettività differenziata permette ai visitatori interessati di svolgere attività diverse e trovare l’alloggio più consono alle proprie esigenze», si specifica sul sito Internet dedicato (www.masterplanvallediblenio.ch). È proprio quanto ha intenzione di fare l’Esecutivo di Serravalle. Il perno è il ristoro alpino «La Fürbeda» di Dandrio, a 1.200 metri di altitudine nella splendida Valle Malvaglia, di cui la località è una delle cinque «ville» principali. Il complesso è di proprietà del Comune e, fino agli anni Trenta, accoglieva la scuola elementare. Un ventennio dopo «lo stabile è stato convertito in esercizio pubblico in modo da rispondere all’esigenza dei turisti, dei proprietari di rustici e degli artigiani operanti in valle», specifica il Municipio.
Il restyling del 2010
La struttura è stata sottoposta a restyling nel 2010 (i lavori si sono conclusi nella primavera dell’anno seguente) e oggi conta 12 posti letto in due camere separate ed è aperta da maggio ad ottobre. È comodamente raggiungibile in meno di trenta minuti con l’auto. E si inserisce, come detto, in un paesaggio bucolico riconosciuto per il suo patrimonio naturalistico, storico ed architettonico. La volontà è quella di mettere in rete il ristoro alpino con i bed&breakfast e i tipici rustici con i tetti in pietra presenti in zona. Dando così vita, appunto, ad un alloggio diffuso.
A due passi dal Brenno
Ma non è tutto. Il progetto promosso dall’ente locale bassobleniese verte su un altro tassello importante. Ed è quello che prevede la valorizzazione dell’area di svago Boschetto a Malvaglia, incastonata tra i fiumi Brenno ed Orino ad est dell’abitato. Il comparto è arricchito dal campo di calcio, dal parco giochi e da una superficie attrezzata per chi vuole grigliare. Il Municipio aveva lanciato un sondaggio per tastare il polso alla popolazione. Èemerso il desiderio, chiaro, di preservare la zona e - se possibile - di impreziosirla ulteriormente. Ciò che verrà fatto attraverso dei giochi d’acqua (strizzando l’occhio alle famiglie con figli piccoli) e tramite una struttura polifunzionale in grado di accogliere degli eventi. Entrambe le idee (quindi alloggio diffuso e Boschetto 2.0) sono viste di buon occhio dall’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e valli e dall’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino.
Il Sun Village da 60 milioni
Un altro albergo diffuso in divenire - ma di tutt’altro standard - è quello del Sun Village di Acquarossa, il complesso turistico-alberghiero da almeno 60 milioni di franchi. ll progetto portato avanti dalla Sun Village Projects SA prevede la costruzione di un hotel da 69 camere con centro benessere e una piscina coperta aperta anche al pubblico, oltre ad un numero di appartamenti da definire, ma comunque tra 100 e 150, sulla base del taglio che gli stessi avranno secondo le esigenze degli acquirenti. Un centinaio i posti di lavoro, mentre la struttura al completo potrebbe ospitare fino a 500 persone. L’avvio dei lavori veri e propri ha subito dei ritardi. Novità sono attese entro l’estate.