«Ambasciatori, sport, montagne: così promuoveremo il turismo a Locarno»
Turismo farà sempre più rima con sport e montagna. Èla ricetta scelta dall’Ente turistico di Ascona e Locarno per affrontare il 2025, che conterà come non mai sui volti noti di discipline chiave quali arrampicata, bici o corsa (entrambe «in quota»), attivi sui media sociali. Una strategia che permetterà di estendere la durata dell’estate, che già vede la regione primeggiare come destinazione più ambita a livello nazionale. Una scommessa attraverso cui si vorrebbero conquistare fette di mercato delle nazioni limitrofe come Germania e Francia, ma anche di Regno Unito, Paesi nordici e Stati Uniti d’America. «Quella della mountain bike è una disciplina in forte crescita», afferma al Corriere del Ticino il direttore operativo, Benjamin Frizzi, in chiusura della conferenza stampa di presentazione del preventivo 2025. «La prossima stagione cominceremo a realizzare un percorso da Cimetta a Cardada, in modo da prolungare la pista della Val Resa, già esistente», aggiunge il 46.enne.
Capitale del «trail running»
«Ci sono altri progetti allo studio, ad esempio sul Monte Verità tra Ascona e Losone. Inoltre, come abbiamo visto quest’anno con le Salomon Golden Trail Series, anche la corsa di montagna è sempre più di moda. Infatti, abbiamo in programma di realizzare dieci nuovi percorsi di trail running, promossi da ambasciatori tramite eventi dedicati, che ci daranno visibilità. Organizzeremo dei campi di allenamento per amatori e campioni, attirando così sia gente comune sia atleti di alto livello. Pure l’arrampicata è un’attività popolare. Questi nuovi sport ci permettono di destagionalizzare il turismo e portare un indotto economico quasi tutto l’anno», rileva, riferendosi in particolare all’iniziativa Red Bull Dual Ascent, con i migliori scalatori al mondo alle prese con la diga della Verzasca. Un evento trasmesso in diretta sui canali del marchio di riferimento per le bevande energetiche.
Una primavera difficile
Il presidente, Aldo Merlini, riflette invece sull’andamento del 2024. «Abbiamo avuto una primavera difficile, prima a causa del meteo avverso con basse temperature, poi per il disastro verificatosi in Alta Vallemaggia. Però bisogna dire che in estate e in autunno c’è stata una notevole ripresa, ed è molto positivo. In fin dei conti, questo è un anno in cui si è tornati alle cifre normali, senza l’euforia che avevamo visto durante il periodo della pandemia da coronavirus, quando molti avevano deciso di evitare di recarsi all’estero optando quindi per il Ticino. Le cifre che stiamo segnando in questa chiusura sono comunque buone, ma sempre migliorabili», afferma il 68.enne. Infine, il direttore Fabio Bonetti fa il punto sulla situazione finanziaria.
Finanze solide
«La nostra previsione è quella di una leggera perdita, attorno ai 230.000 franchi. Questo non ci preoccupa per due motivi: da un lato, si tratta solo di una previsione; dall’altro, siamo sempre molto cauti nell’allestimento dei preventivi, quindi ci sono margini di manovra. Inoltre, abbiamo un capitale proprio che ci permette di compensare un eventuale disavanzo a consuntivo. In ogni caso, siamo fiduciosi di riuscire a concludere quest’an-no con un pareggio», sostiene il 56.enne.
Il quale presenta una proposta a favore di chi non figura nelle statistiche turistiche, siccome proprietario di una residenza secondaria. «Nella nostra regione si contano 17.000 case di vacanza. I proprietari mediamente vi trascorrono 60-65 giorni all’anno, generando moltissimi pernottamenti, portando un indotto economico importante. Abbiamo quindi sviluppato una carta ospiti dedicata a loro, poiché non possono accedere al Ticino Ticket, orientato verso campeggi e alberghi. Con questo sistema offriamo spunti, sconti e vari prodotti turistici locali, per farli sentire più legati al territorio».
Grandi nomi
Si torna a Frizzi, che chiude sottolineando il ruolo cruciale degli ambasciatori: «Abbiamo Christa Rigozzi, con la quale portiamo avanti il discorso su “dolce vita”, gastronomia e il vivere quanto può offrire la nostra zona; gli sportivi come Petra Klingler per l’arrampicata, Joey Hadorn e Judith Wyder per altri sport. Questi si affiancano ai nostri Noè Ponti, Ajla Del Ponte e Ricky Petrucciani, che continuiamo a sostenere in quanto simbolo del successo sportivo di Locarno e dei suoi dintorni».