Concerti e film in piazza Grande: «Collaborazione sempre ottima con Moon and Stars Locarno»

Lunedì, forte della scadenza dell’accordo sui concerti estivi in Piazza Grande, la Città di Locarno ha invitato gli organizzatori di eventi a farsi avanti per raccogliere l’eredità di Moon and Stars. Fermo restando che, come successo per Winterland (della Enjoy), è possibile che sia la stessa attuale società (vale a dire la MSF SA) ad aggiudicarsi la continuazione di quel che è ormai diventato, dal 2004, un appuntamento tradizionale del mese di luglio sull’onda di altre, analoghe, precedenti rassegne di non minor successo. «In effetti, immagino sia un candidato difficile da battere, per chi vorrà mettersi in gioco. E devo dire che con loro collaboriamo bene», si sbilancia Raphaël Brunschwig, presidente della direzione di un’altra manifestazione (la più importante in Svizzera), il Locarno Film Festival. Che, guarda caso, ha il «cuore» proprio nello stesso luogo, il «salotto buono» della «Regina del Verbano».


Anticipare le proiezioni
Il richiamo alla kermesse cinematografica è anche nel documento stilato da Palazzo Marcacci, nel quale si indica che si dovrà tenere conto delle sue esigenze. «La nostra intenzione è di modificare le date», riprende ancora il nostro interlocutore. «Prevediamo di chiarire la situazione entro l’estate o l’autunno di quest’anno, in vista dell’edizione del 2027», aggiunge il 40.enne, precisando come il processo «sarà svolto in collaborazione con chi si aggiudicherà l’opportunità ora offerta dal Comune, alfine di garantire soluzioni ottimali per gli appuntamenti futuri». La parola chiave è «cooperazione».
All’opera per ottimizzare i costi
«Innanzitutto, esprimiamo gratitudine alla Città e ai partner per l’apertura dimostrata riguardo alla nostra esigenza di modificare il periodo di svolgimento del Festival». Una necessità, riferisce Brunschwig «solidamente argomentata e che è stata ben compresa, anche se a livello internazionale si preferisce un anticipo più ampio, mentre sul piano regionale e nazionale si tende a favorirne uno più moderato. In seconda battuta, siamo ovviamente aperti a lavorare insieme a chi sarà scelto per portare musica tra i ciottoli nei prossimi anni. Oggi come oggi, abbiamo un accordo sull’utilizzo congiunto della piazza, oltre a un dialogo continuo e direi pure stimolante, perché nonostante loro abbiano infrastrutture differenti dalle nostre, siamo sempre all’opera per cercare di ottimizzare la nostra collaborazione, in particolare operando in sinergia in ambito logistico».
Riutilizzare alcuni elementi
Sforzi congiunti che hanno radici piuttosto profonde, decollati dal passaggio della gestione legata a Ringier a quella nuova e indipendente di Dani Büchi (nel 2020). «Abbiamo notato, ma non solo noi, un cambio di marcia. Sull’offerta, sull’integrazione della popolazione e sullo sfruttamento degli spazi, migliorati rispetto al passato. Oltre a un passo avanti nelle relazioni. Al momento ci troviamo in una situazione interessante, anche grazie alla nostra struttura organizzativa, con un direttore operativo - Mattia De-Sassi - il cui lavoro in questo ambito ci consente di impiegare le nostre risorse nel modo più efficace possibile. Alcune strutture non devono essere smontate e rimontate due volte in modo diverso, ma possono essere utilizzate insieme, razionalizzando i tempi di montaggio».
«Cooperativi e costruttivi»
Insomma, la formula e la buona volontà della squadra di Dani Büchi sono apprezzate. «Hanno dimostrato di prendere sul serio le critiche, avviando un dialogo molto costruttivo con tutti i portatori di interesse locali. Sì, è un candidato forte da battere. Anche se il Festival, come in passato, quando era stato contattato a livello informale dagli altri gruppi che vogliono a mettere a punto la festa canora, è aperto a valutare sinergie con chiunque sarà scelto», conclude.
Intanto, nella nota del Municipio, si ricorda come le proposte dovranno soddisfare «una serie di requisiti e formulare idee concrete, da presentare entro venerdì 16 maggio alle 14», mentre l’assegnazione avverrà, appunto, per il periodo 2027-2031 «a favore dell’idea più vantaggiosa per l’agglomerato, i suoi abitanti, la sua immagine e la sua offerta ricreativa e turistica». Chi vorrà sfidare la famosa «passerella musicale» dovrà anche pensare alla promozione «a livello svizzero e internazionale».