«Da Locarno fino ai Caraibi, vi canto il mio inno al caffè»
Il musicista e imprenditore sui media sociali Nick Antik (oltre mezzo milione di persone che lo seguono, sommando i vari canali) è pronto per pubblicare il suo nuovo brano «Coffee», in uscita oggi (vedi il link https://found.ee/NickCoffee). «È una dedica alle infatuazioni estive che ci segnano per la vita. Momenti travolgenti quanto effimeri, per tutta una serie di ragioni come la fine delle vacanze», racconta il giovane al Corriere del Ticino, riferendosi all’epoca in cui cellulari e media sociali non erano all’ordine del giorno. E così, da Locarno (dove ha le sue radici e dove ha appena concluso una serie di laboratori nell’ambito del Festival del film) è subito volato ai Caraibi, nella Repubblica Domenicana. Qui, infatti, l’artista porta avanti una moltitudine di altri progetti, tra i quali un primo minifilmato della canzone che anticiperà il videoclip vero e proprio, di prossima pubblicazione.
Tranquillità e ispirazione
«Proprio questa sera ho organizzato qualcosa di semplice con il mio gruppo di collaboratori, per uscire subito», dice con un sorriso. Si parlava di radici, però. «Già, ho praticamente tutta la mia famiglia a Locarno: i miei nonni, i miei zii e i miei cugini. Anche se crescendo alcune delle mie cugine si sono trasferite. Ma ogni volta che torno a Locarno mi sento riconnettermi con le mie radici. È un luogo che mi trasmette tranquillità».
E pure ispirazione, evidentemente. «Nello studio a casa dei miei nonni, nel quartiere di Solduno, avevo registrato le “demo” dei brani, questo più quello precedente “Flowers” ormai già qualche anno fa, anche se ora i tempi sono maturi, soprattutto sotto il profilo della direzione creativa, per pubblicarli».
Istanti indelebili
Riavvolgendo di qualche anno il nastro del tempo, il nostro interlocutore parla dei tempi in cui era proprio suo nonno a riprenderlo da scuola, a Massagno, per rientrare a Locarno.
«Vedere quella luce particolare illuminare la piana di Locarno, nel periodo che precede l’estate tra le quattro e le cinque del pomeriggio, per me è una sinestesia, un momento intenso avvolto da questa sorta di tramonto. Ho un ricordo vivido di quei momenti e di quell’atmosfera così positiva e promettente. E in realtà “Coffee” è ispirato proprio a questo tragitto e a questi istanti indelebili».
Mille idee per la testa
Fantasia per fantasia, ci si può ben immaginare una proposta di promozione, una campagna tramite media sociali per lanciare l’immagine di Locarno. Ma all’«influencer», interesserebbe?
«Locarno? Ma certo che sì, se ci fosse l’opportunità di aprire dei discorsi in questa direzione, io e i miei collaboratori siamo prontissimi», afferma Antik. Già sempra di vedere le mille idee che gli frullano in testa. «È sempre un onore e una gioia, perché la Svizzera è il mio paese, e Locarno in particolare è il mio posto. Viaggiando molto per lavoro, ogni volta che torno a Locarno, sento che è la mia casa. Anche se posso stare tre mesi in un altro Paese per dei progetti, cerco sempre di ritornare alle mie radici».
Centinaia di candidature
Per tornare con i piedi per terra, ci sono tante novità a cui pensare. «A partire dalla nuova azienda che abbiamo appena aperto, specializzata in comunicazione, eventi e media sociali. In tutto, posso contare su una quindicina di persone che sento quotidianamente, anche se il numero può variare a seconda del progetto. Mentre nella Repubblica Domenicana, dove ho comunque una fetta importante di pubblico, ho altri sette collaboratori».
Il creativo ci tiene a sottolineare la sua apertura nei confronti degli emergenti. «Cerco di dare il maggior numero di possibilità al maggior numero di persone. La mia casella di posta è sempre aperta. Fra l’altro, abbiamo appena pubblicato un annuncio perché siamo alla ricerca di un secondo assistente, una figura che mi piacerebbe aggiungere al gruppo. Abbiamo ricevuto centinaia di candidature. La situazione è in continua evoluzione, insomma», conclude mentre sorseggia un caffè. «È mattina, qui. Mi sono appena svegliato», ammette. «È un momento sacro, quello del caffè, di cui parlo anche nella mia canzone. E che qui nella Repubblica Domenicana sto scoprendo in tutte le sue varietà, per esempio anche con la cannella. Una vera scoperta».