Il personaggio

Se a Locarno anche i graffiti cercano «la verità» in città

Lo stile unico dell’artista muralista Mauro Neri conquista una certa popolarità a San Paolo, in Brasile - «Ma voglio aprire gli occhi pure a voi, facendovi riflettere sulla fortuna di vivere in un posto meraviglioso qui in Ticino»
Discreti, ma d’impatto: un’opera di Mauro Neri a Intragna, nella casa di famiglia della compagna, Mona Caron © CdT/Chiara Zocchetti
Jona Mantovan
25.07.2024 06:00

Ci sono i «soliti» graffiti che ti aspetteresti di vedere su una parete grigio cemento in città: colorati, ricchi di dettagli luccicanti, con le lettere dalle forme quasi indecifrabili. Arricchiti da personaggi dei cartoni animati classici, magari. Per parlare dei migliori. Ci sono anche i discoli poco esperti nel manovrare la bomboletta, che si limitano a scarabocchiare il loro «tag» l’etichetta, l’adesivo che li contraddistingue, e niente di più. E poi ci sono i suoi, quelli di Mauro Neri.

Monocromatici. O con toni naturali. Terra, bianco, verde. Con scritte pulite, le lettere in stampatello minuscolo staccate e ben definite come quelle delle macchine per scrivere dei tempi. A Locarno sono sotto gli occhi di tutti. Sarà un imitatore? Di certo, gli «originali» ci sono. A Intragna, per esempio. «Veracittà». «Cosa vogliamo vedere?», chiedono ai passanti. Ad accompagnare i messaggi, una serie di personaggi che sembrano usciti da un sogno, con gli arti allungati e i capelli lunghi, mossi da un vento che non c'è. Ma nel loro mondo sì, c'è. Eccome se c'è.

Pensavo di restare fino al Festival e oltre, ma mi hanno chiamato: il mio Comune, San Paolo, chiede di realizzare una nuova opera
Mauro Neri Artista muralista, 41 anni

Da San Francisco a Intragna

L’artista, nel corso degli anni, si è ritagliano una certa popolarità a San Paolo, in Brasile, nel quartiere di Grajaú, luogo dov’è nato e cresciuto. «Qui c’è tanto fermento culturale», spiega al Corriere del Ticino in collegamento dalla sua «base» in mezzo al verde e alla natura dall’altra parte del mondo, con cinque ore di fuso orario di differenza. Il 41.enne - sorridente, dal volto profondo incorniciato da barba e baffi grigi - si presenta con la sua tenuta «di lavoro».

Abiti leggeri e lunghi, pantaloni bianchi, tuttavia «carichi» di macchie di vernice di ogni tinta. Un’opera quasi inconsapevole, verrebbe da dire. Come avranno fatto, le sue opere così particolari e contagiose, ad arrivare fino a Intragna? «Ho conosciuto la mia attuale compagna, Mona Caron, a San Francisco. Entrambi siamo artisti muralisti e giriamo il mondo, ma la sua famiglia abita a Intragna, vicino a Locarno. E così, sono stato invitato e ho scoperto Locarno. Oggi, sono ormai cinque anni che trascorro lunghi periodi proprio lì, soprattutto d’estate e soprattutto durante il Locarno film festival».

«Facciate enormi»

Il nostro interlocutore, oltre a essere stato «invitato» nella casa della famiglia di lei a eseguire quel che considera uno dei suoi lavori più significativi, ha realizzato murali anche in una casa privata a Malvaglia. Dei piccoli tesori, insomma. «In Brasile, però, capita di dipingere facciate intere di palazzi da decine di piani, opere davvero enormi».

Basta infatti dare un’occhiata al suo profilo instagram, @reveracidade, per scoprire il «mondo di Mauro», la voglia di scoprire la «vera città», «la verità»: «L’idea è nata dal desiderio di esplorare ciò che vogliamo vedere, ciò che dobbiamo vedere. Mi considero un attivista, o un ‘artivista’, uso l’arte per comunicare, per informare delle ingiustizie sociali, dei diritti negati, del degrado dell’ambiente. Realizzo piccole casette, icone dalle quali escono i miei personaggi così allungati. Voglio far riflettere chi vede le mie opere sulla difficoltà nel trovare un luogo nel quale vivere e sulle disuguaglianze sociali provocate dalla speculazione immobiliare», spiega l’artista.

«Mescolanza di culture»

Neri si sofferma poi sul significato della sua «Veracidade» (l’originale in portoghese, che significa anche «verità» è stato tradotto in varie lingue, da «Veracité» in francese a «Veracity» in inglese) nel contesto di Locarno: «È un luogo molto particolare e affascinante. E voglio aprire gli occhi a chi vive qui, riflettendo sulla fortuna di vivere in un posto così meraviglioso. Le montagne, i fiumi e l’acqua sono elementi che mi stupiscono sempre. Durante il Festival, diventa un crogiolo di culture diverse, con persone provenienti da ogni angolo del mondo che parlano lingue diverse. Questa mescolanza di culture mi ispira molto e a volte mi porta a tradurre queste esperienze nelle mie immagini».

Il massimo periodo d’ispirazione è alle porte. Un ritorno nella città del Pardo è imminente? «Eh, mi dispiace... ero lì fino a qualche settimana fa e pensavo di restarci anche oltre il Festival. Sono stato chiamato per un importante progetto qui a San Paolo, ho l’onore di realizzare un murale su commissione del Comune. Ma se qualcuno vorrà invitarmi, a Locarno, non mi tirerò indietro! D’altronde, spero di poter creare altre opere, magari con il consenso della comunità, che siano ancora più curate, ricercate e ispirate da questo luogo magnifico».

NOTA DI REDAZIONE: Una prima versione di questa pagina riportava una mappa con la posizione di un'altra località omonima. Ora l'indicazione geografica di Grajaú è stata corretta ed è stato aggiunto un link alla pagina corrispondente su wikipedia.

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