Dove giocherà l'ACB? C'è una convenzione (ancora) da firmare

È stata una giornata intensa, quella di ieri, fuori e dentro il campo, per l’Associazione calcio Bellinzona (ACB). In gioco c’è la permanenza del club granata in Challenge League. In tutti i sensi. Sia attraverso la salvezza da conquistare sul rettangolo verde sotto gli ordini del mister spagnolo Manuel Benavente almeno fino alla partita di domenica contro il Vaduz, poi si vedrà: l’ultima vittoria in campionato risale al 25 gennaio al cospetto dello Sciaffusa, Cenerentola della classifica. Sia tramite l’ottenimento della licenza per la prossima stagione (la documentazione andava trasmessa entro lunedì) che potrebbe anche passare dai tempi supplementari, qualora non dovesse essere rilasciata in prima istanza dalla speciale Commissione della Swiss Football League (SFL). L’attesa decisione verrà comunicata il 25 aprile prossimo; la stessa potrà comunque essere impugnata con un ricorso entro cinque giorni.
Riflettori perennemente accesi
Ed è proprio a questo scenario che stanno lavorando i vertici del pluricentenario sodalizio della capitale. Tanto che, come dicevamo, mentre in mattinata c’è stata una riunione d’urgenza fra staff e squadra (che nel pomeriggio si è regolarmente allenata sul campo C), a pochi chilometri di distanza, a Lugano, si è tenuto un altro appuntamento cruciale. Un’importante società di consulenza, revisione ed organizzazione contabile ha sottoposto l’ACB - come da sua richiesta - ad un approfondito audit inerente tutta la struttura. Un rapporto chiave da depositare sulla scrivania a Berna della SFL (a conoscenza della verifica, tanto da aver preso contatto direttamente con gli «esaminatori») attestante la solidità finanziaria e dal punto di vista legale del club del patron-consulente sportivo Pablo Bentancur. Il quale, come abbiamo riferito sull’edizione dell’11 febbraio scorso, è pronto a vendere in tempi brevi la SA (il cui CEO è il figlio Pablito) al miglior offerente.

La torre TV «smontabile»
Un altro capitolo imprescindibile per vedersi confermata la licenza pure per la stagione 2025-2026 è quello legato alle infrastrutture. «La Città ha fatto tutti i passi necessari e, da questo punto di vista, siamo tranquilli. Abbiamo trasmesso la documentazione richiesta alla società granata. È ancora pendente la questione della messa a disposizione dei campi da gioco da sancire attraverso una convenzione che speriamo l’ACB possa sottoscrivere al più presto», rileva il capodicastero Finanze, economia e sport Fabio Käppeli. La Città, proprietaria dello stadio Comunale inaugurato nel 1947, sarà chiamata - come ogni anno - a dover eseguire qualche piccolo intervento per rispondere alle esigenze della SFL.
In primis per quanto riguarda la torre per le riprese televisive affinché possa essere «smontabile» e non fissa. La domanda di costruzione è già stata pubblicata. Dato che di nuovo stadio non se ne parla, l’attenzione è infatti riposta sulla rivalorizzazione del vetusto catino. In particolare realizzando, entro un decennio, una tribuna a sud sfruttando parte dell’area occupata dal campo C. Ecco perché il «faro» TV non può essere per sempre.