Il caso

«Su quel campo non ci alleniamo più: andiamo a Gorduno»

Bellinzona, secondo l’ACB il rettangolo verde in sintetico a ridosso del Comunale «non è conforme» e pertanto dev’essere subito decretato «inagibile» - Quale alternativa si chiede alla Città di poter utilizzare le infrastrutture presenti nel quartiere a nord
Il sintetico, in primo piano, e dietro lo stadio Comunale. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
14.02.2025 06:00

«ACB 1904 SA informa di essere in possesso di risultanze peritali attestanti chiaramente lo stato non conforme del campo B sintetico. Ne deriva la sua inagibilità da subito» per la prima squadra granata. Mittente dell’e-mail - inviato l’altroieri, mercoledì, come risulta al Corriere del Ticino - è Brenno Martignoni Polti, presidente del club ed ex sindaco della Turrita. Destinatari il capodicastero Finanze, economia e sport nonché presidente di Bellinzona Sport Fabio Käppeli ed il direttore dell’ente autonomo Andrea Laffranchini. Sotto la lente, l’avete capito, c’è il rettangolo verde sul quale Dragan Mihajlovic e compagni si allenano quotidianamente da inizio anno per non pregiudicare le condizioni del manto erboso del Comunale, sul quale disputano le partite casalinghe di Challenge League e le sfide di Coppa Svizzera. Compresa quella che andrà in scena martedì 25 febbraio, contro il Losanna, che metterà in palio il passaggio nientemeno che alle semifinali.

Spazio anche alla palestra

Sì, ok, ma dove andrebbero a sudare i giocatori guidati in panchina da Manuel Benavente? La società propone le infrastrutture di Gorduno, dislocando lì «ogni preparazione» con «modalità da definire». Nel messaggio di posta elettronica il numero uno Brenno Martignoni Polti sottolinea inoltre che la manutenzione «potrebbe essere senz’altro assunta» dalla stessa ACB. Una posizione, quella dell’ex sindaco della capitale, concordata e condivisa con il patron e consulente sportivo del club Pablo Bentancur. Ma non è finita. «In siffatto contesto verrebbe esaminato pure l’insediamento del Gym, tramite tenda provvisoria o altro, con dotazioni per i dispacci», si evidenzia nell’e-mail.

La nuova «Milanello»?

Di cosa si tratta? Di una richiesta che per la SA è diventata oramai un vero e proprio mantra. Ossia la necessità di poter disporre altresì di attrezzature all’avanguardia per il fitness e per gli esercizi muscolari. Una palestra, per farla breve, come quelle di cui sono dotati i grandi club nei loro moderni centri. Una specie di «Milanello» (Brenno Martignoni Polti dixit) che però dovrebbe vedere la luce a Giubiasco, così come da volontà dell’Esecutivo che mira a riorganizzare il comparto sportivo del Borgo. Un incontro fra le parti è previsto a breve.

Dialogo e collaborazione

In carica da meno di un anno, in questi mesi il presidente granata ha ricucito lo «strappo» che si era creato con il Municipio cittadino. Le parti sono tornate a dialogare in maniera costruttiva. Non potrebbe essere altrimenti, d’altronde. Bisogna rinnovare la licenza per poter giocare anche l’anno prossimo in Challenge e, inoltre, gettare le basi per una collaborazione ancora più stretta in vista del ritorno dal 2026 del Torneo internazionale giovanile. Un evento, quello dedicato agli Under 19, che era andato in scena per l’ultima volta nel periodo pasquale del 2023. Era stata l’80. edizione. Poi per motivi finanziari ed organizzativi il precedente comitato era stato costretto a gettare la spugna. La rassegna, sotto la direzione di Vittorio Silacci, verrà riproposta fra poco più di dodici mesi. Ad otto o sei squadre, fra le quali forse l’Atalanta ed un club tedesco (Borussia Dortmund o Mönchengladbach). E a calcare il Comunale saranno i futuri campioni (si spera) granata.

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