Il centro civico di Ascona è realtà: «Inaugurazione nel 2027»

Primo colpo di pala, ad Ascona vicino alle scuole, per il nuovo centro civico. «Non sono solo due edifici, ma un intervento di rivalorizzazione dell’intero comparto, tramite la creazione di una piazzetta verde, con alberi e panchine, che lo trasformeranno in un piacevole luogo d’incontro e aggregazione», precisa il sindaco Giorgio Gilardi al Corriere del Ticino. «Un investimento significativo, 12,1 milioni approvati in febbraio dal Legislativo (rappresentato dal presidente, Giovanni Schober, ndr), prima delle elezioni di aprile, per un progetto voluto anche dal mio predecessore, Luca Pissoglio», ha aggiunto il 66.enne riponendo l’attrezzo da lavoro. «E tra due anni saremo qui per l’inaugurazione», promette.
I due stabili (entrambi di due piani) avranno «ruoli» differenti. Quello «amministrativo» (che avrà anche un livello interrato) ospiterà l’Ufficio tecnico comunale, quello dell’assistente sociale e il Giudice di Pace. Il «multifunzionale», invece, proporrà un asilo nido e, sopra, una sala polivalente che consentirà lo svolgimento delle sedute del Consiglio comunale (al momento, ancora organizzate nell’aula magna delle elementari), oltre a svariati eventi e riunioni. La superficie potrà essere divisa e ci sarà pure spazio per la mensa scolastica.
«L’accoglienza del legno»
«Abbiamo deciso di puntare sul legno, un materiale sostenibile che dà anche una sensazione di calore e di contatto con la natura, per realizzare travi, pilastri e soffitti. L’idea è di ottenere ambienti accoglienti limitando l’uso del cemento allo stretto necessario», sottolinea l’architetto Luca Pessina, anche lui (come pure il capo dell’Ufficio tecnico, Fabio Gervasoni) con indosso il classico casco di protezione da cantiere, indicando a gesti, a grandi linee, i volumi che saranno occupati dalle costruzioni.
«Gli esterni, invece, saranno caratterizzati dall’aggiunta di pannelli in fibrocemento e serramenti in alluminio», aggiunge il 43.enne. Il cantiere appena avviato prevede la realizzazione di un’opera «moderna, che risponde alle esigenze energetiche e ambientali delle norme Minergie», riprende ancora Gilardi. «Ecco perché la ventilazione sarà regolata dalla nuova rete termica acqua-acqua in fase di costruzione, che collegherà anche i palazzi circostanti, dove hanno sede le realtà istituzionali locali, oltre all’istituto per la formazione obbligatoria».
Il nostro interlocutore ripercorre le fasi che hanno portato all’avvio dei lavori: «Se ne parlava saltuariamente già una decina di anni fa, ma solo negli ultimi tempi le cose hanno iniziato ad accelerare. E così, dopo l’assegnazione del concorso nell’autunno del 2022, oggi finalmente possiamo pensare a concretizzarlo».
Infine, anche una curiosità: «Una docente, riordinando nei giorni scorsi l’archivio di casa, ha trovato una pergamena commemorativa del 14 marzo 1948, quindi di 77 anni fa, nella quale si ricorda la posa della prima pietra di quel che oggi è il nostro edificio per l’istruzione. Vogliamo interpretare la coincidenza, dato che il periodo dell’anno è lo stesso, come un segnale di buon auspicio per quello che sarà il nuovo quartiere e questo nuovo complesso».