Il Natale si accende anche in Piazza Riforma
Nonostante la pioggia, decine e decine di cittadini si sono riversati in Piazza Riforma per celebrare l'accensione del grande albero di Natale, proprio di fronte all'edificio sede del Municipio, venerdì sera. Dopo un emozionante conto alla rovescia scandito al buio, le centinaia di luci hanno dato il via alla festa. In tutta la zona un tripudio di colori, addobbi. Ma non solo: le bancarelle nelle casette del villaggio invernale completano un programma di eventi per tutti i gusti che andrà avanti per oltre un mese, culminando con la grande cerimonia di Capodanno e proseguendo fino al 7 gennaio. Inoltre, grazie al calendario dell’avvento digitale, anche quest'anno sarà possibile aggiudicarsi dei premi. Tanti momenti da vivere in compagnia, quindi, senza dimenticare gli eventi dello stesso periodo avvenuti cento anni fa, nella speciale raccolta proposta dal Corriere del Ticino in avvicinamento al 25 dicembre. Riavvolgendo il nastro del tempo di qualche ora, ecco le casette del mercatino già popolate e a disposizione dei visitatori. Nonostante la pioggia e l'atmosfera ancora diurna, qualcuno sta già gironzolando tra le numerose idee in esposizione. Dai pupazzetti realizzati a mano alle candele, dalle decorazioni per la casa di ogni genere e dimensione ai rami di vischio (veri, beninteso, e alcuni anche belli grossi). Punti di ristoro immancabili. Dolce o salato, caldo o freddo. Avvolta da un giaccone dal cappuccio imbottito c'è Cecilia, studentessa di Milano che ha deciso di partire «verso il nord, perché più si va in questa direzione e più i mercatini sono belli», racconta la 25.enne. «Questa è una località vicina. L'atmosfera natalizia che ho trovato mi piace molto, anche se la giornata è un po' grigia».
«Sì, è stata un po' una sfortuna trovare la pioggia», le fa eco Dalila. Le due giovani hanno appena varcato l'ingresso del percorso del mercatino, con la scritta Buone feste non ancora accesa. Sono in viaggio insieme e partite entrambe dalla metropoli meneghina, anche se Dalila proviene da Napoli. «Ma rende l'idea dell'atmosfera nordica. Ed è tutto bellissimo. Ci sono un sacco di mercatini, infatti ho già fatto qualche regalino per la mia famiglia», aggiunge la 23.enne anche lei studentessa, che dice di apprezzare molto l'offerta gastronomica. In effetti, tutt'e due reggono un bicchiere di vin brûlé. Comodo anche per scaldarsi le mani.
«Ho acquistato una piccola bottiglia molto carina di gin al mirto e delle saponette. Piccoli regalini per i miei familiari, ma devo vedere ancora tutto. Per il momento sono davvero contenta. Mi fermerò per tre ore al massimo. Vorrei rimanere di più, in realtà, però non posso», si rammarica Dalila.
Anche Cecilia non ha potuto fare a meno di acquistare qualche «chicca speciale» per i suoi cari. «Ci sono tante idee particolari, che in altre città non si trovano. Penso a Milano, ad esempio, dove i mercatini puntano molto sul cibo. Ma qui ci sono realizzazioni artigianali. In effetti pure io ho acquistato alcune candeline e saponette profumate. Tutto molto natalizio, insomma».
«Vin brûlé gratis»
Le due ragazze si dispiacciono del fatto che non saranno presenti all'accensione nella serata in Piazza Riforma. «Purtroppo partiamo, non ci saremo» dice Cecilia, mentre a Dalila scappa uno spontaneo «Nooo...». Proseguendo nell'area delle piccole costruzioni in legno, Alessia sta preparando una cioccolata calda a una collega che al momento si trova all'esterno. «Servo vin brûlé, caffè...», afferma la 23.enne di Bedano, che nella vita studia a Friburgo. «Abbiamo attaccato alle dieci e mezza. Abbiamo preparato tutto e stiamo aspettando i clienti».
La giovane trova curioso come il tempo meteorologico non abbia giocato a favore. «Dopo tutti questi giorni di sole, proprio adesso doveva arrivare la pioggia... Ma l'atmosfera natalizia c'è», nota la ragazza, che indossa un fermacapelli che imita la figura di una renna di Babbo Natale, con tanto di fiocco rosso. Ammucchiate ordinatamente di fianco a un plico di volantini della manifestazione, ci sono anche le tazze griffate dalla scritta Natale in Piazza. Il momento più frequentato della giornata arriverà dopo le cinque di sera.
Continuando il giro, ecco Mario. Pensionato, 62 anni e titolare di un ‘punto vendita’ molto particolare. «Qui puoi trovare il vischio che raccolgo di persona. Ho alcuni clienti fissi che lo acquistano, come usanza del periodo. Guarda questo, è bello grande, eh?», chiede legittimamente sollevando un bel cespuglio. Un cartello piazzato sulla parete di legno riporta l'indicazione «Se compri il vischio, il vin brûlé è gratis».
Non può mancare l'organetto
Anche a lui pare che la partenza sia in sordina. «Così-così, diciamo. Vedo che c'è curiosità. Le persone guardano e valutano, poi gli acquisti spesso li concretizzano più avanti. L'ultima settimana è sempre quella più movimentata» sottolinea, facendo sott'intendere la sua esperienza. Al contrario di Monica, vera e propria creativa della Mesolcina: «È la prima volta e per fortuna non sono sola, c'è la mia collega Sara. Ci daremo il cambio. Perché sarà lunga, fino al 24 dicembre...».
La 54.enne mostra le creazioni esposte sul bancone di legno, ricoperto da un tessuto in juta. I colori dominanti hanno sfumature naturali e pastellate. «Lei è fiorista e ha preparato delle corone dell'Avvento. Abbiamo delle rose in cera, sono candele proprio come queste qui sotto, confezionate come fossero dei dolci. Sono realizzate in cera di olio di oliva», dice la donna.
Sullo sfondo, risuonano le note dell'organetto di Jörg Wolters. Non poteva mancare al grande appuntamento, anche se le persone in circolazione, al momento, sono ancora poche.
Un regalo sempre azzeccato
La rapida rassegna non può che concludersi con la bancarella del Corriere del Ticino. La testata è media partner dell'evento promosso dalla Divisione eventi e congressi della Città di Lugano. Monica Rapisardi congeda una coppia che restituisce il telefono, dopo un bello scatto-ricordo catturato nella nuova scenografia natalizia. Un grande schermo esposto al pubblico permette di interagire con la novità di quest'anno: «È il nostro archivio storico, che qui tutti possono consultare. Invitiamo i visitatori a cercare il loro giorno preferito, magari per un compleanno o la nascita di un figlio, per vedere cosa c'era sul giornale all'epoca», spiega la consulente di vendita.
Non finisce qui, però. «No, perché il pubblico può consegnarci un ricordo legato a quella particolare data. Può scriverlo di suo pugno direttamente su un modulo che abbiamo preparato e in regalo riceverà il nostro panettone. Sempre da questa magica casetta è possibile regalare un abbonamento. Un regalo di Natale azzeccato, insomma. Chi lo fa, poi, non potrà che ricevere a sua volta un regalo speciale da parte nostra. Un vantaggio per chi è già abbonato. Chi non dovesse esserlo ancora, poi, riceverà gratuitamente il Corriere del Ticino per tre mesi», conclude Rapisardi.
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