«L'aereo presidenziale a San Pietroburgo», il Cremlino smentisce
Il leader della milizia Wagner, Yevgeny Prigozhin, sfida Mosca e attacca i vertici militari. Annuncia di controllare la città russa di Rostov e promette di marciare su Mosca con i suoi «25 mila uomini pronti a morire» se il ministro della Difesa Sergheij Shoigu non accetterà di incontrarlo. «La guerra civile è ufficialmente iniziata», scrivono i sostenitori su Telegram. E Putin? Ieri sera ha taciuto, oggi si è rivolto alla nazione con un breve messaggio: «Chiedo ancora di non commettere questo errore gravissimo, di fare la scelta giusta, di smettere la partecipazione a queste azioni criminali. Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da ogni tradimento interno, da interessi personali, ambizioni smisurate. Tutti coloro che hanno scelto la via del tradimento saranno puniti e saranno ritenuti responsabili». Intanto, iniziano a circolare le prime voce sul presidente russo che lo danno in fuga.
Secondo il quotidiano ucraino Ukrainska Pravda, che cita un «interlocutore di alto livello» dei servizi speciali ucraini, Putin avrebbe lasciato Mosca per spostarsi verso Valdai, città del nord-Ovest del Paese, a metà strada tra la capitale e San Pietroburgo. Diversi altri media – tra cui la Novaya Gazeta – confermano l’indiscrezione e condividono quello che sarebbe il tragitto effettuato dall’aereo presidenziale.
«L’aereo di Putin è decollato dall’aeroporto Vnukovo di Mosca in direzione di San Pietroburgo alla 14.16 ora di Mosca, ed è poi scomparso dai radar», scrive in un tweet il quotidiano, così come il canale tv Nexta, precisando che il velivolo sarebbe diventato invisibile ai sistemi di tracciamento nell’area di Tver, a circa 180 chilometri dalla capitale, nella zona in cui il presidente ha una residenza.
Anche il consigliere del ministero degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko, condivide un'informazione in merito ai possibili spostamenti di Putin: «Si dice che l'aereo presidenziale sia in viaggio da Mosca a San Pietroburgo».
Dal canto suo, nelle scorse ore il portavoce della presidenza Dmitry Peskov ha riferito che Putin segue l’evoluzione della situazione dal Cremlino («è al lavoro»).
Secondo Fontanka, il giornale più popolare di San Pietroburgo, l'IL-96 presidenziale sarebbe già atterrato a San Pietroburgo, anche se «non è chiaro se il presidente Vladimir Putin sia a bordo». Sarebbe atterrato anche un altro degli aerei governativi, un Airbus RSD523. Secondo i dati di FlightRadar, l'aereo speciale IL-96-300PU (Point of Control) – equipaggiato per controllare le Forze Armate – è decollato alle 14.16 ora di Mosca.
Su Telegram si sono pure diffuse voci in merito all'allontanamento da Mosca dell’ex premier russo (e fedelissimo di Putin) Dmitry Medvedev. Il suo staff, citato dalla Tass, ha smentito, affermando che il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo e i suoi collaboratori «sono nei loro uffici impegnati a svolgere i loro compiti».
Intanto, il servizio stampa di Yevgeny Prigozhin ha diffuso un nuovo messaggio in cui sostiene che i mercenari di Wagner hanno «conquistato il quartier generale di Rostov senza sparare un colpo». «Il Paese ci sostiene, perché abbiamo compiuto una marcia della giustizia».