L'Ucraina recupera terreno, ecco come
In pochi giorni l'esercito ucraino riconquista quasi diecimila chilometri quadrati con perdite minime. «Mancano cinquanta chilometri al confine di Stato con la Russia», ha detto il generale Valeriy Zaluzhnyi, comandante in capo dell’esercito di Kiev qualche ora fa, che oggi saranno già dimezzati. A consultare le mappe interattive pubblicate dal portale understandingwar.org, infatti, l'avanzata in alcuni punti raggiunge i settanta chilometri. Un recupero senza precedenti, una zampata che ha umiliato l'esercito russo, gettando scompiglio tra le truppe di Putin. La conseguenza? Il collasso della linea di difesa nel sud est della regione di Kharkiv. Secondo quanto riporta il sito, i militari dell'esercito del Cremlino stanno fuggendo frettolosamente per evitare l'accerchiamento intorno a Izyum, mentre la parte occidentale di Kupyansk, scalo logistico dei russi, è in mano ucraina.
Gli oltre ottomila chilometri quadrati di territorio ripresi da Zelensky negli ultimi cinque giorni, dal 6 settembre, equivalgono a una porzione più grande di quanto le forze russe abbiano catturato in tutte le loro operazioni da aprile. Ecco perché il presidente ucraino ha salutato l’offensiva come una potenziale svolta nella guerra, in corso da sei mesi, affermando che questo inverno potrebbe portare a riconquiste più rapide se il suo Paese riuscirà a ottenere armi più potenti.
Quest'ultimo successo ucraino, infatti, è il risultato di una campagna che ha incluso sforzi per massimizzare l'impatto dei sistemi d'arma occidentali come gli HIMARS. L'annuncio di Kiev della controffensiva ha allontanato le truppe russe dai settori nel mirino degli attacchi decisivi degli ultimi giorni.
Intanto è sempre di domenica la notizia dello spegnimento dell'ultimo reattore attivo della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte degli ucraini. Energoatom e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica hanno ribadito che i bombardamenti sulla centrale devono cessare e che le autorità russe devono smilitarizzare e dichiarare una zona sicura intorno all'impianto.
Nella mappa informativa del Ministero della Difesa russo, è segnato anche il ritiro delle forze russe dagli insediamenti intorno alla città di Kharkiv, dall'Oblast di Kharkiv settentrionale e dagli insediamenti sulla sponda occidentale del fiume Oskil. Il corso d'acqua, che scorre attraverso Kupyansk e Izyum, è la nuova linea del fronte sull'asse, mentre le forze russe continuano a operare anche sulla sponda orientale del fiume Siverskyi Donets a sud-est di Izyum. I post sui social media mostrano carri armati e altri equipaggiamenti militari abbandonati di gran fretta vicino a Izyum, segno del fatto che le truppe russe non sono riuscite a organizzare una ritirata coerente.
Ucraina meridionale: (Kherson)
Le forze ucraine hanno continuato i combattimenti posizionali e gli attacchi ai mezzi di trasporto, logistici e militari russi in tutto l'Asse meridionale. Il Comando operativo meridionale ucraino ha ribadito che le truppe ucraine sono impegnate in battaglie posizionali in aree non specificate lungo la linea del fronte Kherson-Mykolaiv e hanno effettuato oltre 130 missioni di fuoco nel corso della giornata. I funzionari militari ucraini hanno indicato che le loro truppe si sono concentrate nel colpire i ponti russi e gli attraversamenti fluviali alternativi per interrompere le capacità di trasporto russe attraverso il fiume Dnipro.
Donetsk
Le forze russe continuano gli attacchi di terra a Donetsk. Lo Stato Maggiore ucraino ha riferito di aver respinto gli assalti in vari insediamenti vicino a Bakhmut e Avdiivka. La continua assegnazione di forze russe a insediamenti relativamente piccoli e insignificanti nell'area di Donetsk potrebbe danneggiare la loro capacità di rafforzare le posizioni per difendersi dalla controffensiva ucraina in corso a Kharkiv. Il proseguimento delle operazioni offensive nell'area di Bakhmut e Avdiivka non può compensare le perdite russe nell'Ucraina meridionale e di Kharkiv, come pure ottenere guadagni significativi da giustificarne il proseguimento. Fonti russe affermano che le forze ucraine hanno iniziato a rinforzare e a sminare l'area di Vuhledar, nell'area di Donetsk.
Referendum «rinviati»
Sempre secondo understandingwar.org, il successo delle controffensive ucraine sta probabilmente influenzando la volontà e la capacità delle autorità russe di condurre i referendum di annessione. Meduza, agenzia in lingua russa con sede in Lettonia, ha riferito che il Cremlino ha deciso di rinviare indefinitamente i referendum di annessione di tutti i territori ucraini occupati a partire dall'11 settembre.
Meduza cita fonti vicine al Cremlino, le quali affermano come la causa sia proprio questa nuova controffensiva. Putin ha richiamato in Russia i tecnici che stavano organizzando i referendum a Kharkiv e Zaporizhia.
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