A Los Angeles è un inferno, in campo la Guardia Nazionale
Sono due le vittime confermate dell'incendio nel Pacific Palisades, che ha danneggiato più di 5.300 strutture. Lo rende noto il capo dei vigili del fuoco di Los Angeles, Kristin Crowley. Il bilancio totale dei roghi nella contea sale ad almeno 10 morti. Ed è «destinato a peggiorare», secondo le autorità californiane. «Il Dipartimento di medicina legale è stato informato di almeno 10 decessi legati a incendi», si legge in una nota. «Tutti i casi sono attualmente in attesa di identificazione e di notifica ai parenti prossimi».
Un altro rogo si è innescato al confine tra le contee di Los Angeles e Ventura, a nord di quello di Pacific Palisades. L'incendio denominato «Kenneth» si sta diffondendo rapidamente, minacciando numerose ville nelle zone collinari di Hidden Hills e Calabasas, località non distanti da Malibu e famose per le mansioni lussuose e isolate, come quella delle Kardashian. Ha consumato 320 ettari di boscaglia in un'ora e mezza, secondo il sito dei vigili del fuoco della California. Il Kenneth è il quinto incendio attivo attorno a Los Angeles: mentre è contenuto il Sunset a Hollywood, restano il rogo nelle Palisades a ovest, sull'Oceano, l'Eaton a est nella zona di Altadena, il Lidia e Hurst fire nella San Fernando valley, a nord.
Gli incendi hanno bruciato almeno 10.000 tra case, edifici e altre strutture, un'area di circa 117 chilometri quadrati, più o meno la dimensione di San Francisco. Tutte le scuole del distretto scolastico di Los Angeles, il secondo più grande della nazione, saranno chiuse oggi a causa del denso fumo che aleggia sulla città e della cenere che piove in alcune parti.
Lo sceriffo della contea di Los Angeles, Robert Luna, ha chiesto l'invio della Guardia Nazionale per combattere gli incendi e «proteggere infrastrutture cruciali». Il governatore Gavin Newsom ha dato luce verde allo spiegamento: circa 400 membri della Guardia Nazionale della California saranno dispiegati nelle zone degli incendi di Los Angeles, i «più devastanti» della storia della California, secondo il presidente Joe Biden. Luna ha annunciato un coprifuoco notturno e il pattugliamento della Guardia nazionale, con il duplice scopo di coadiuvare il lavoro dei pompieri e di mantenere l'ordine contro i saccheggi e gli atti di sciacallaggio. «Stiamo mettendo tutto a nostra disposizione, compresi i militari della Guardia nazionale, per proteggere le comunità nei giorni a venire», ha detto. «E a coloro che cercheranno di approfittarsi delle comunità evacuate, vorrei essere chiaro: i saccheggi non saranno tollerati».
Quel messaggio errato
I vigili del fuoco di Los Angeles hanno mandato un allarme di evacuazione a tutta la città, ma il messaggio «è stato un errore tecnico». Alle 15:57 ora locale i cellulari di tutti gli abitanti della metropoli hanno suonato all'unisono. Sugli schermi è apparso un segnale giallo di attenzione, con scritto: «Questo è un messaggio d'emergenza del dipartimento dei Vigili del fuoco della Contea. C'è un avviso di evacuazione nella tua zona. Rimani in allerta e pronto ad andartene. Raduna le persone care, gli animali e le cose fondamentali. Continua a monitorare le previsioni e le notizie». Anche i presentatori di FoxNews e NBC l'hanno ricevuto in diretta. Un quarto d'ora dopo, però, è arrivata la smentita: si è trattato di un guasto tecnico.
Sono oltre 180.000 le persone sfollate e invitate per ora a non tornare alle loro case. Il sindaco di Pasadena, Victor Gordo, citato dalla CNN, ha detto: «Stiamo iniziando a vedere gente che torna (alle proprie case) in quelle zone (evacuate) e il nostro messaggio è questo: restate fuori da quelle zone finché non sentirete dire ufficialmente dalle autorità che l'ordine è stato tolto».
Il presidente americano eletto Donald Trump ha preso spunto dagli incendi di Los Angeles per chiedere le dimissioni del governatore dem della California, Gavin Newsom, considerato una speranza del Partito democratico USA. «Gavin Newscum deve dimettersi. È tutta colpa sua!», ha scritto giovedì il successore di Joe Biden usando sul social Truth il nuovo soprannome affibbiato a Newsom derivato dalla parola inglese «scum'» che significa «feccia». Trump accusa il governatore di aver ridotto l'accesso all'acqua e ha chiesto che la «lasci scorrere verso il suo Stato arido, affamato e in fiamme invece di mandarla nell'Oceano Pacifico».