Lavizzara

«Non bastava l'alluvione, ora anche il lupo minaccia la Vallemaggia»

Lettera aperta del Municipio al Consiglio di Stato, con la richiesta di «un'azione immediata» per proteggere «il futuro dell'allevamento e della pastorizia»
Red. Online
23.08.2024 15:57

«Alla distruzione dovuta all'alluvione del 29 e 30 giugno se n'è aggiunta un'altra, ritenuta di certo non tanto meno letale, per un settore già di per sé agonizzante e sofferente come l‘agricoltura. Stiamo purtroppo parlando del famosissimo canide chiamato lupo che ha nuovamente colpito». Il Comune di Lavizzara ha inviato una lettera aperta nella quale chiede al Consiglio di Stato un’azione celere per risolvere il problema causato dalla presenza di lupi.

Il territorio alpestre e agricolo di Lavizzara, appena messo a durissima prova, si trova ora confrontato con l’arrivo di uno o più lupi che hanno iniziato a predare alcune capre a inizio agosto sull’alpe Zaria, sopra Fusio, e che hanno continuato sullo stesso alpeggio durante gli scorsi giorni fino a indurre il gestore dell’alpe a riportare le capre ai proprietari – con un mese di anticipo rispetto agli scorsi anni – rinunciando così alla produzione dell’apprezzatissimo formaggio Vallemaggia, scrive il Comune. Da pochi giorni la stessa penosa situazione sopraccitata si è purtroppo verificata sul vicino Alpe di Vacariscio-Mognola, sempre sopra a Fusio, con la predazione di ulteriori capre. Inutile dire che l’evidente reazione del gestore dell’Alpe è stata – ben comprensibilmente – identica a quella verificatasi sull’Alpe Zaria, ossia lo scarico immediato dello stesso.

Il Municipio di Lavizzara esprime grande preoccupazione per le conseguenze economiche e sociali di questa situazione. «Se dovesse insediarsi un branco o una coppia di lupi nel nostro Comune, il futuro dell’allevamento e della pastorizia sarebbe a rischio. Ben comprenderete che tutto questo comporterebbe delle conseguenze catastrofiche per l’intera economia del nostro Comune (settore primario e settore terziario, in particolare per il turismo) in un momento di grande incertezza, anche demografica e sociale, quale conseguenza dell’alluvione».

Al Consiglio di Stato viene quindi domandato di «affrontare con la massima determinazione la problematica dell’espansione del lupo in Ticino e in particolar modo nel nostro Comune e nell’intera Vallemaggia». Viene pure chiesto chiedendo «l’immediato abbattimento dei lupi presenti sul nostro territorio»: «Le verifiche del caso, come sempre fatto, non sono ora più sufficienti e per nulla efficaci. Occorre adesso una reazione immediata (entro pochi giorni) e finalmente la possibilità per chi custodisce gli animali sugli alpi di poter abbattere immediatamente questi capi viziosi (principio della legittima difesa) che stanno distruggendo per sempre il nostro mondo agricolo e la sopravvivenza di intere famiglie nelle regioni periferiche».

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