Il caso

Pollegio, gli sfollati non possono ancora rientrare

Lo hanno deciso poco fa le autorità a titolo precauzionale: forse rientreranno domani sera - Proseguono intanto i lavori di messa in sicurezza della zona a nord del paese bassoleventinese
© Rescue Media
Alan Del Don
07.03.2025 17:34

Dovranno pazientare fino a domani sera (salvo imprevisti) le persone sfollate ieri mattina a seguito dello scoscendimento caduto a Pollegio, in via delle Vigne. Si tratta di 12 nuclei familiari per un totale di 32 persone, bambini compresi. I lavori di messa in sicurezza della zona, a nord del paese bassoleventinese, dove ci sono i grotti, iniziati stamattina presto proseguiranno nelle prossime ore. Quindi, a titolo precauzionale, si è deciso di non far rientrare gli abitanti nelle loro case. Si è arrivati a questa conclusione dopo un incontro svoltosi alla presenza del geologo cantonale Andrea Pedrazzini e dopo aver sorvolato l'area. La situazione è comunque sotto controllo e costantemente monitorata dalle autorità cantonali e comunali. Non si sono staccati altri massi.

Il precedente del 2016

Complessivamente, ricordiamo, la montagna ha sputato a valle 10 metri cubi di materiale. Poca cosa se lo paragoniamo a quanto successo nel 2016, quando erano scesi oltre 700 metri cubi danneggiando in modo importante la scuola dell'infanzia che, fortunatamente, essendo una domenica, era deserta. Il Municipio decise poi di demolire l'asilo, abbandonando il progetto di ristrutturazione da un paio di milioni. Non solo. Si vietò pure di costruire infrastrutture pubbliche in quel comparto

Grosso spavento

Lo spavento dei cittadini è in ogni modo stato grande, ieri poco prima delle 11. Anche perché, come appena visto, non è la prima volta che succede un evento naturale simile. L'area è ritenuta pericolosa e ora bisogna capire con esattezza le cause di questo nuovo scoscendimento che i geologi hanno definito eccezionale. E che ha causato dei danni ad alcune abitazioni che dovranno essere quantificati nelle prossime settimane. Occorrerà infine valutare l'eventuale posa di reti protettive ed un possibile brillamento di parte della roccia per pulire il fronte della montagna.

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