La reazione

«Referendum contro la nuova pensilina a Locarno? Ci preoccupa, si rallenta un'opera fondamentale»

Replica stizzita della Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese dopo la dichiarazione di raccogliere firme da parte del comitato «Salva viale Cattori»
Come potrebbe diventare, in futuro
Red. Locarno
03.10.2024 16:04

La reazione della Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese non si è fatta attenere. Poche ore dopo la decisione del comitato «Salva viale Cattori» di lanciare un referendum contro il cosiddetto «nodo intermodale» (una nuova pensilina e una modifica al percorso degli autobus attorno alla stazione di Locarno, ndr), la replica è stizzita: «Ne prendiamo atto. Ma siamo preoccupati per l’ennesimo rallentamento di un progetto fondamentale e auspicato da anni, sia per la viabilità multimodale del Locarnese, che ha bisogno in modo urgente di un nodo efficiente e funzionale, sia per la valorizzazione di un comparto strategico come quello della stazione di Locarno, porta d’entrata della regione non solo per i pendolari, ma anche per i turisti», si legge in un documento diffuso nel pomeriggio di giovedì.

Uno scorcio di quanto prevede il nuovo progetto del cosiddetto «nodo intermodale» attorno alla stazione di Locarno
Uno scorcio di quanto prevede il nuovo progetto del cosiddetto «nodo intermodale» attorno alla stazione di Locarno

Ma non è tutto. «L'opera è stata approvata quasi all’unanimità da parte del Gran Consiglio. È frutto di oltre un decennio di lavori intensi, svolti in stretta collaborazione con il Comune e il Cantone. Lavori che hanno portato a un progetto sostenuto anche da noi della Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese». 

La commissione volge lo sguardo al complesso iter politico che ha portato al voto a Bellinzona: Nel corso degli anni, «sono state approfondite a più riprese delle varianti. Non solo nella fase iniziale, con mandati di studio in parallelo e studio di varianti, ma pure negli ultimi tempi con altre analisi, le quali però non hanno permesso di trovare soluzioni condivise. Il progetto approvato dal parlamento cantonale è quello che secondo noi risponde meglio alle esigenze del comparto e di tutto il Locarnese. Per dare delle risposte concrete e funzionali alle esigenze di viabilità e di valorizzazione urbanistica della zona», conclude la nota.

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