Muralto

Rilancio del Grand Hotel, il Belvedere ritira l'opposizione

È Artisa, la cui GHL SA è responsabile della domanda di costruzione, ad annunciarlo: «Una collaborazione costruttiva tra le realtà esistenti può solo fare bene al turismo della regione»
© CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Online
23.11.2022 19:28

«Si riaccendono le luci sul Grand Hotel Locarno». Così titola un comunicato di Artisa. E non si tratta solo dello spettacolo di luci natalizie sulle facciate della struttura, ma anche (e soprattutto) del ritiro dell'opposizione presentata dalla proprietà dell’Albergo Belvedere contro la domanda di costruzione depositata dalla GHL SA, società del gruppo Artisa, per il rilancio della prestigiosa struttura alberghiera chiusa ormai da anni.

L'opposizione presentata dalla Hotel Belvedere Locarno SA è stata ritirata, come confermato dal suo presidente Diego Lissi: «L’obiettivo dell’Hotel Belvedere è che il turismo locarnese sia sempre più protagonista a livello cantonale e federale, per cui il rilancio di una struttura come il Grand Hotel non può che essere di vantaggio per tutti. Abbiamo sempre considerato il Grand Hotel come un partner di mercato con cui collaborare intensamente, sia per la vicinanza fisica, sia per l’aumento della ricettività di qualità che incrementerà l’attrattività del Locarnese. La nostra opposizione alla ristrutturazione del Grand Hotel, come dichiarato a più riprese, aveva una finalità costruttiva che penso possa contribuire alla conservazione di questo gioiello storico. Per questo facciamo i migliori auguri a questo grande progetto».

Manuel Sassella, membro del CdA di Artisa Group, ha ringraziato la Hotel Belvedere Locarno SA e il suo presidente. «Abbiamo fatto tesoro dei suggerimenti che questa opposizione portava e tutto questo ha anche permesso una valorizzazione e un miglioramento del progetto del Grand Hotel. È fondamentale per noi ridare lustro a una struttura di pregio che possa essere valore aggiunto all’offerta turistica di qualità già attiva sul territorio. Una collaborazione costruttiva tra le realtà esistenti può solo fare bene al turismo della regione».

Resta l'opposizione della Società ticinese per l'arte e la natura (STAN) che ha valutato la domanda di costruzione «lacunosa in merito agli obiettivi e alla tutela del monumento in tutte le sue complesse manifestazioni che lo rendono degno della massima protezione stabilita dalla legge». Qualora anche quest'ultima opposizione venisse ritirata, conclude Sassella, «il processo di restauro, rivalorizzazione e rivitalizzazione del Grand Hotel Locarno potrà prendere forma a partire dai primi mesi del nuovo anno».

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