«San Valentino o carnevale? Entrambi, è la Stranociada!»
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Succede solo a Locarno. Come un allineamento di pianeti - o un’eclisse solare dato che le notti saranno protagoniste - la giornata più romantica incontra quella più pazza e scatenata: San Valentino si trasforma in carnevale (quello de «La Stranociada», dalle 19 alle 4 del mattino). E viceversa. Non a caso il logo della popolare manifestazione, costituito da una maschera dal sorriso sornione uscita da un’esplosione di colori e coriandoli, quest’anno è accostato a un nugolo di cuori adagiati su un caldo rosa salmone. Ma come si prepara la «sudditanza» della città (e non solo) all’evento che terrà banco da San Valentino (14 febbraio, appunto) al 16? Un rapido giro permette di rivelare chi l’occasione non la piglia sottogamba: «È come una promozione al supermercato, due in uno», esclama Hatema (pronunciato «Atima»), 18.enne apprendista di studio medico che vive a Chiasso.
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«Porterò i miei due figli»
«Ideale per travestirsi da Cupido, l’angioletto che fa innamorare le persone scoccando le sue frecce. Oppure da cioccolatino gigante, di certo abbonderà il rosso. Mi organizzerò con un gruppo di amiche», promette. E c’è anche chi parteciperà per la prima volta. Come Eleonora, 42.enne docente di scuola speciale di Muralto: «Sono stata via dal Ticino parecchi anni», spiega al Corriere. «Non ci avevo pensato. Ora che me ne rendo conto, penso che porterò i miei due figli, di sette e dieci anni. Immagino ci sarà musica, si starà insieme, si ballerà, ci si divertirà... il costume? No, quello non l’ho ancora deciso. Chissà? Sarà una cosa dell’ultimo momento».
![La mappa del villaggio](https://naxos-cdn01.gruppocdt.ch/cdt/stories/2025/02/12/internals/985cb571-ab2c-410f-a6f1-cd803b48ff48.jpg)
Fra l’altro, a proposito di giovanissimi, dalle 13.45 sarà il momento della «Strabociada» (dal termine dialettale «bocia», a indicare bimbe e bimbi): 800 partecipanti di 37 classi degli istituti scolastici, camuffati con creazioni coordinate a tema «coppie» (latte e cioccolato, orso e miele, dai più piccoli insetti ai pipistrelli per fare alcuni esempi, senza dimenticare la raccolta differenziata), partiranno dalle loro sedi verso Piazza Grande. Ad attenderli, attorno alle 14.30, ci saranno il sindaco, Nicola Pini, e i regnanti. Dopo una serie di momenti musicali e sfilate, alle 15.30 è previsto lo scioglimento per l’usuale uscita da scuola.
![La locandina dell'edizione di quest'anno](https://naxos-cdn01.gruppocdt.ch/cdt/stories/2025/02/12/internals/beec83cc-0fa7-46c4-b3ac-1ca2115beff8.jpg)
Almeno una serata
«È un appuntamento importante e trovo molto bello il fatto che si svolga in luoghi caratteristici come le viuzze del centro storico», spiega ancora Greta tornando ai «grandi». «Farò di almeno una serata, purtroppo a causa di impegni vari non credo di potermi permettere molto di più», aggiunge con una punta di rammarico la 18.enne di Airolo, nella «Regina del Verbano» per completare un anno di praticantato legato alla sua formazione. «Non ho un tema favorito, gli anni scorsi puntavo semplicemente su colori fluorescenti, magari il classico tutù rosa. Vedremo cosa mi consiglieranno le altre della combriccola», dice riferendosi alle conoscenti che l’accompagneranno.
Dai colori «fluo» all’animazione
Qualche metro più avanti, ecco Antony. Il 15.enne, al primo anno di informatica al Centro professionale tecnico, abita nel Mendrisiotto. «Come si chiama? Ehm, non lo so». Qualcuno, dietro di lui, suggerisce. Male: «Rabadan? Però conosco le date» e indica il cartellone-murale vicino alla Rotonda di Piazza Castello. E si accorge del nome corretto. «Ah, ma certo! Comunque ci stiamo mettendo d’accordo, saremo una squadra di cinque-sei persone. Vorremmo cogliere l’opportunità di calarci nei panni dei personaggi di una serie animata giapponese, un “anime”, intitolata “Jujutsu kaisen” e incentrata sulle arti marziali, sul mondo dell’occulto e della magia».
Dietro di lui sta arrivando Estéban, 19.enne di Losone. Anche lui è sicuro di quel che indosserà: «Diventerò un boccale di birra», afferma con un entusiasmo contagioso. «Hai presente? Tipo alla spina, con le bolle che salgono e la schiuma sopra».
Una marea di foto e video
Il giovane, tuttavia, non penserà soltanto a festeggiare: «Sono un apprendista in foto e media, sarà nel contempo una prova sul campo per le mie abilità lavorative. Un’esperienza speciale dalla quale deriverà una marea di scatti e filmati». L’ingaggio del suo datore (Garbani), che da anni documenta lo svolgersi delle numerose proposte, arriva nientemeno che dall’associazione Locarnaval, promotrice della «maratona di allegria».