Guerra

Shani Louk, la 22.enne tedesca rapita durante il rave, è morta

La giovane era stata riconosciuta in un video postato sui social dopo l'incursione di Hamas, in cui i terroristi la trasportavano inerme e seminuda a bordo di un pick-up
Red. Online
30.10.2023 10:28

«Purtroppo ieri abbiamo ricevuto la notizia che mia figlia non è più in vita». Lo ha detto a RTL/NTV la madre di Shani Louk, la 22.enne tedesco-israeliana rapita da Hamas durante l’incursione dello scorso 7 ottobre al rave Nova Festival. Come riporta Bild, una conferma del decesso è arrivata anche dalla sorella Adi, in un post su Instagram.

La giovane era stata riconosciuta in un video postato sui social dopo l'incursione di Hamas, in cui i terroristi la trasportavano inerme e seminuda a bordo di un pick-up. Era presto diventata uno dei volti simbolo delle vittime della strage al rave. Nelle scorse settimane era poi emerso che Shani fosse ancora viva ma «gravemente ferita» in un ospedale di Gaza. La famiglia aveva rivolto diversi appelli al governo tedesco.

© KEYSTONE
© KEYSTONE

Ricarda Louk aveva riconosciuto sua figlia dai tatuaggi sotto le ginocchia. E aveva riferito di avere ricevuto un messaggio da un conoscente a Gaza che la informava sulle sue condizioni. La carta di credito della ragazza era stata usata nei dintorni dell’ospedale di Gaza dopo il rapimento. La donna aveva quindi lanciato un drammatico appello alla ministra degli Esteri Annalena Baerbock e all’ambasciatore tedesco Steffan Seibert: «Chiediamo, anzi pretendiamo, che il governo tedesco agisca rapidamente. Questo è il mio disperato appello a tutto il Paese, alla Germania, affinché mi aiuti a riportare la mia Shani a casa, in salute. Finora non abbiamo avuto l’impressione che il ministero degli Esteri abbia esaurito tutte le possibilità». 

Shani Louk era andata a ballare al festival vicino al kibbutz Reem, nel deserto del Negev. Il festival al quale stava partecipando si è trasformato in un «massacro», ha raccontato un medico d'emergenza israeliano, citato dalla BBC. Il dottore è intervenuto sul luogo raccontando di aver visto «almeno 200 cadaveri. Non ho mai visto nulla di simile in vita mia. Un agguato, le squadre di terroristi li aspettavano davanti alle uscite di emergenza».

Nel video circolato in rete (che non vi riproponiamo) le immagini sono strazianti. Ma un barlume di speranza aveva accompagnato la famiglia nelle ultime settimane. Speranza che, ora, si è spenta definitivamente. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito l'uccisione della giovane tedesca-israeliana un atto che «dimostra tutta la barbarie che sta dietro all'attacco di Hamas». Scholz, che si trova attualmente in visita a Lagos, in Nigeria, ha pure detto alla Welt che per questo Hamas dev'essere condotta di fronte alle proprie responsabilità. La giovane è stata «brutalmente assassinata» e questo «mostra che genere di spirito abbiano gli autori» dell'omicidio. «È una cosa che noi come persone possiamo solo disprezzare».

Ieri, il portavoce militare Daniel Hagari ha dichiarato che il numero aggiornato degli ostaggi a Gaza è di 239. Israele «compie sforzi enormi» per risolvere la questione degli ostaggi, ha assicurato il portavoce. Il numero dei dispersi è nel frattempo sceso a 40, ha aggiunto Hagari.

In questo articolo:
Correlati
«Hanno rapito mia nonna, mia moglie, le mie bambine»
Si moltiplicano le denunce dei parenti che lanciano suppliche affinché i loro familiari possano tornare vivi a casa – Hamas non terrà «discussioni sui prigionieri e sugli ostaggi in mano delle forze della resistenza» fino alla fine della campagna militare