Sinergie tra pubblico e privato: Locarno va oltre la maternità

Collaborare invece di farsi concorrenza «rubandosi» i pazienti. È la via scelta dall’Ente ospedaliero cantonale (EOC) e dal gruppo ospedaliero Moncucco i quali, visti i buoni frutti portati dalle sinergie tra pubblico e privato instaurate nel campo della maternità per il primo e della chirurgia ginecologica per il secondo, hanno deciso di avviare un progetto di studio di fattibilità per valutare le potenzialità di uno sviluppo della collaborazione relativa all’intera offerta ospedaliera stazionaria nella regione.
«Il progetto, in accordo con il Dipartimento della sanità e della socialità, coinvolge la “nostra” Clinica Santa Chiara e l’Ospedale regionale di Locarno, La Carità», conferma al Corriere del Ticino Christian Camponovo, direttore del gruppo ospedaliero sottocenerino. «I risultati della cooperazione avviata due anni fa, nel 2023, sono ottimi e ci siamo detti d’accordo sul fatto che questo sia un buon momento per ampliare la riflessione ad altri settori, affrontando l’insieme della copertura del fabbisogno», aggiunge il 54.enne.


Prima conclusione entro l’anno
«L’obiettivo è garantire cure stazionarie di prossimità di alta qualità, ottimizzando e valorizzando le competenze dei collaboratori e delle stesse infrastrutture nel territorio», sottolinea ancora Camponovo. Al momento, eventuali divisioni di ruoli e scadenze non sono ancora definite: «La prima tappa sarà riflettere insieme per arrivare a uno o più scenari. Non possiamo ancora dire cosa accadrà dopo e quanto tempo sarà necessario, ma abbiamo l’intenzione di concludere questa riflessione entro l’anno. La proposta che emergerà dovrà essere valutata dai vertici delle due realtà e dalle autorità sanitarie. Questo sarà il prossimo passo. Non sono cose semplici, ma alla fine non richiedono una cronologia smisurata. Serve apertura mentale e fantasia. Vedremo se dalle riflessioni emergerà qualcosa di concreto e utile. Poi discuteremo sul calendario della realizzazione, ma aspetteremo di avere qualcosa di effettivo in termini di proposte».


Nel concreto, lo studio sarà condotto da un gruppo misto di lavoro guidato dai due direttori, lo stesso Camponovo per la Santa Chiara, e Luca Merlini per La Carità. «Due direttori che lavorano bene insieme, come dimostrano i buoni risultati ottenuti con il primo progetto concreto di collaborazione avviato due anni fa», ribadisce Paolo Sanvido, presidente del Consiglio di amministrazione dell’EOC. «Proprio sulla scia di questa prima collaborazione ci hanno proposto di approfondire la possibilità di estenderla alle altre specialità per quanto attiene alle cure stazionarie. L’obiettivo è quello di garantire l’attrattiva dei posti di lavoro nel campo sanitario nel Locarnese e al contempo di creare un’economia di scala che possa contenere i costi. Quello che, del resto, chiedono i cittadini confrontati con l’aumento delle tariffe della cassa malati. E a proposito di cittadini, è utile evidenziare che questo progetto rispetta pienamente la volontà popolare di non attuare delle collaborazioni strutturate tra pubblico e privato in campo sanitario», sottolinea Sanvido ricordando che per quanto attiene alle cure ambulatoriali le due strutture continueranno ad operare in regime di concorrenza.
«Un esempio per il Ticino»
«Questa riflessione potrebbe non essere replicata nello stesso modo altrove, ma spero possa servire da esempio per cercare una maggiore condivisione in futuro in tutto il Ticino», afferma ancora Camponovo. Un approfondimento - rilevano il gruppo Moncucco e l’EOC in un comunicato stampa congiunto - che permetterà di razionalizzare ulteriormente l’organizzazione delle cure e l’impiego delle risorse, migliorando l’efficienza complessiva del sistema sanitario dell’intera zona, nella convinzione di entrambe le parti e «a vantaggio e salvaguardia sia dell’offerta sanitaria stazionaria, sia dei posti di lavoro molto qualificati».
Si attende la nuova ala
Per quanto attiene alle tempistiche, il presidente del Consiglio d’amministrazione dell’EOC precisa che entro fine estate è atteso lo studio di fattibilità allestito dal gruppo di lavoro misto. Studio che sarà poi sottoposto ai vertici di EOC e gruppo Moncucco. Se l’esito sarà positivo, la collaborazione dovrebbe poter iniziare quando sarà ultimata la costruzione della nuova ala dell’Ospedale La Carità, indicativamente nel 2028.