Il caso

Birolini SA, colpo di scena: il Governo bacchetta Muzzano

Il Consiglio di Stato dà ragione alla ditta di scavi, che aveva presentato una domanda di costruzione per sistemare il comparto e rientrare nella legalità – Il Comune aveva detto no, ma il Cantone la pensa altrimenti – Le parti si incontreranno
©CdT/Chiara Zocchetti
Nico Nonella
14.06.2023 06:00

Nuovo colpo di scena nella querelle tra la Birolini SA e il Municipio di Muzzano. Dopo che lo scorso maggio il Tribunale federale aveva dato ragione al Comune, e confermava un divieto d’uso intimato dal Municipio, lo scorso 7 giugno il Consiglio di Stato ha dato ragione all’impresa per quanto concerne due nuove domande di costruzione. Riaprendo di fatto la discussione sul futuro della Birolini SA.

Una vicenda annosa

Torniamo per un istante a settembre 2020. Dopo che nel 2019 il Tribunale amministrativo cantonale aveva bocciato una domanda di costruzione risalente al 2014, la Birolini SA presenta una nuova richiesta per un impianto di riciclaggio di materiali inerti e calcestruzzo in via Industria (e successivamente una per il rifacimento della pavimentazione). L’idea era quella di sistemare l’attuale comparto, molto criticato da diversi cittadini per i depositi di materiale a cielo aperto, così da rientrare nella legalità. La domanda di costruzione aveva ricevuto preavviso favorevole dalla Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo lo scorso 30 giugno e dall’Ufficio domande di costruzione il 5 agosto. Tutto risolto? Non proprio: il Municipio aveva negato la licenza edilizia in quanto, a suo dire, le attività svolte non risultavano conformi al Piano regolatore. A fine maggio il Municiio aveva annunciato l’intenzione di chiedere al Consiglio comunale l’autorizzazione per restare in lite con l’impresa di scavi e con i proprietari dei due fondi sui quali opera per «farla sloggiare». Ma ora, con la decisione del Consiglio di Stato a favore della Birolini SA, le cose potrebbero cambiare.

La decisione

E veniamo ora agli ultimi sviluppi. Lo scorso 7 giugno, il Consiglio di Stato ha dato ragione alla Birolini SA e bacchettato il Municipio di Muzzano. In estrema sintesi, si evince nella sentenza, il Governo ha ritenuto che il Comune non avesse rispettato il diritto di essere sentito dei proprietari della ditta in quanto la motivazione che ha portato al diniego delle domande di costruzione è stata ritenuta carente. «Nel caso in esame – si legge – il Municipio negando la concessione della licenza si è limitato a rilevare la violazione del principio della conformità di zona, omettendo esplicitamente di applicare le ulteriori norme di sua competenza». Per questo motivo, il Consiglio di Stato ha accolto i ricorsi della Birolini SA e ha intimato il rilascio della licenza per il rifacimento della pavimentazione e disposto disponendo il rinvio degli atti al Municipio di Muzzano per una nuova decisione per quanto concerna l’impianto di riciclaggio di materiali.

L’impresa esulta

«Queste decisioni rimettono il campanile al centro del villaggio ed è chiaro che questa decisione ci dà un po’ di respiro», afferma, da noi raggiunto, il titolare Giancarlo Birolini. «Di fatto viene sospeso il divieto d’uso imposto dal Tribunale federale come pure l’ordine di ripristino e demolizione e rimanda il tutto al Municipio di Muzzano per nuova decisione. Da parte nostra, vorremmo però tendere la mano al Municipio stesso, in modo che possa valutare una nuova decisione che salvaguardi i 52 posti di lavoro. Per questo motivo siamo ben disposti a discutere con loro il progetto presentato, tenendo conto delle loro osservazioni ed eventualmente adottare delle modifiche sulle loro proposte. Questo perché la domanda di costruzione del 2020 in oggetto tiene conto del piano regolatore, delle NAPR comunali e dell’impatto ambientale che la nostra attività produce. Non voglio la guerra con il Comune – conclude Birolini –. L’invito che rivolgo è di sotterrare l’ascia di guerra e di accettare un incontro chiarificatore. Chiedo sostanzialmente a questo Municipio e di conseguenza al Consiglio Comunale di adempiere al loro mandato, che è quello di promuovere le attività commerciali e non quello di farle soccombere, salvaguardando i 52 posti di lavoro».

Un incontro? «Sì»

Da parte del Municipio di Muzzano, ci conferma la sindaca Verena Hochstrasser, la disponibilità al dialogo c’è: «La scorsa settimana avevamo scritto alla Birolini SA proponendo un incontro». Sarà risolutore? Si vedrà. Per quanto riguarda invece le conseguenze giuridiche della decisione del Governo, la nostra interlocutrice spiega che il tema verrà discusso e analizzato in Municipio.

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