Il caso

Boas Erez alla guida del Papio: si entra nel periodo cruciale

L'amministratore apostolico deciderà entro fine mese sulla candidatura del professore di matematica dell'USI alla carica di rettore – Il Consiglio di fondazione dello storico collegio di Ascona vuole una svolta proponendo un laico
© CdT/Gabriele Putzu
Spartaco De Bernardi
17.12.2024 06:00

Il momento è cruciale per il futuro del Papio. In questi giorni l’amministratore apostolico Alain de Raemy, con il Collegio dei Consultori - che nel tempo dell’Amministrazione apostolica prende il posto del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale -, sta infatti concludendo le valutazioni sulla candidatura di Boas Erez alla carica di rettore del Collegio privato di Ascona avanzata dal Consiglio di Fondazione. Una candidatura che, se avallata dalla Curia, segnerebbe un’importante svolta per il Papio che avrebbe per la prima volta nella sua storia un rettore laico quando, alla fine di questo anno scolastico, don Patrizio Foletti andrà al beneficio della pensione. Una decisione di Alain de Raemy è attesa entro la fine di dicembre, dopo che avrà anche valutato le opinioni del corpo docenti del Papio raccolte nelle scorse settimane da un incaricato che ha incontrato gli insegnanti unitamente ad un rappresentante del Consiglio di fondazione del collegio.

Impegno a tempo parziale

Le valutazioni dell’amministratore apostolico si estenderanno anche al modello di conduzione dell’istituto scolastico privato proposto da Erez, il quale sin da subito ha chiarito che potrà svolgere la sua funzione di rettore con un grado di occupazione massimo del 20%, essendo attualmente professore di matematica ordinario all’USI. Un modello che prevede un nuovo assetto del consiglio di direzione, con maggiori responsabilità per il vicerettore Paolo Scascighini. Proprio l’assunzione della carica di rettore con un onere limitato al 20% sembra rappresentare il principale dubbio sulla candidatura di Erez sottoposta dal Consiglio di fondazione del Papio ad Alain de Raemy. Dubbio peraltro condiviso dal vescovo emerito Pier Giacomo Grampa, per 24 anni rettore del Papio prima di don Foletti, che in un’opinione pubblicata sul CdT scriveva: «Il candidato scelto di grande valore e meritevole di ogni rispetto potrà essere esperto e garante di un insegnamento di alto livello, ma per la formazione di ragazze/i di Scuola Media e Liceo occorre una presenza e una dedizione di tempo maggiore. Nessuna scuola di questa fascia ha un direttore al 20%».

Direzione collegiale

Di questo «limite» è ben consapevole anche il Consiglio di Fondazione del Papio, che nell’annunciare la candidatura del 62.enne professore di matematica precisava: «Se monsignor Vescovo trasformasse questa proposta in nomina, il professor Erez assumerebbe l’incarico a tempo parziale, mantenendo la sua attuale posizione di professore ordinario di matematica presso l’Università. Il Consiglio di Fondazione del Collegio lo incaricherebbe allora in primo luogo di presentargli un concetto innovativo per una direzione che possa indirizzare collegialmente l’istituto in vista del prossimo anno scolastico e affrontare le importanti sfide che attendono il Papio negli anni a venire». E con l’aggiunta: «La conoscenza del Collegio e del suo funzionamento interno sarà garantita dall’attuale vicerettore Paolo Scascighini». 

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