Caos al TPC? «No, e la situazione non potrà che migliorare»
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Caos al Tribunale penale cantonale? Non più. Per il Consiglio di Stato, «a seguito dei provvedimenti tempestivamente adottati dal Consiglio della Magistratura e dalla Commissione amministrativa del Tribunale d’appello, nonché della designazione di due giudici straordinari, la situazione si è stabilizzata e non potrà che migliorare» una volta «occupate le posizioni vacanti», tra cui quella del dimissionario Mauro Ermani. A dirlo, nero su bianco, è lo stesso Esecutivo nella risposta a un’interrogazione del 20 gennaio dei deputati dell’MPS Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi.
I provvedimenti citati, come noto, sono la destituzione dei giudici Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti e il trasferimento al Ministero pubblico della segretaria a suo tempo segnalata per mobbing (fattispecie poi esclusa dalla Commissione amministrativa). Ma non solo: il Governo parla di «riassegnazione di un’altra segretaria ad altro servizio», ossia – stando a nostre informazioni – la persona che avrebbe subìto il mobbing.
Il Governo conferma infine come non ci sia il rischio di dover rifare i processi celebrati da Quadri e Verda Chiocchetti, in particolare quelli ancora in attesa delle motivazioni scritte. Le stesse possono essere firmate anche da un giudice a latere. In caso di contestazioni, «si pronunceranno le autorità di ricorso». In dettaglio, le sentenze di Ermani non ancora motivate sono 3 (2 appellate, entrambe di una Corte criminale), quelle di Quadri 8 (6 appellate, 4 di una Corte criminale) e quelle di Verda Chiocchetti 9 (3 appellate, 2 di una Corte criminale).