La reazione

Circonvallazione tagliata: «È un fallimento della politica»

Il sindaco di Agno, Thierry Morotti, non le manda a dire: «Discutiamo questo progetto da sette anni, ora si scopre che è inattuabile. Adesso chiamatela circonvallazione di Bioggio...»
© CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
01.12.2023 15:31

«Sono arrabbiato, deluso e amareggiato. Questo è un fallimento della politica a livello regionale e per il Malcantone». È un fiume in piena, Thierry Morotti. Agno, comune di cui è sindaco, non sarà toccato dal progetto della circonvallazione («Chiamatela solo circonvallazione di Bioggio», tuona) e non avrà il tanto agognato collegamento interrato dalla Piodella al Vallone che avrebbe sgravato il nucleo dal traffico che oggi lo attraversa con 27 mila passaggi al giorno, preservando la zona della riva del lago.

Tre vie d’entrata, e poi...

In buona sostanza, il progetto rivisto porterà a tre vie d’entrata al centro di Agno: quelle esistenti – da Muzzano lungo via Lugano e da Bioggio lungo la strada Regina – più la nuova bretella all’estremità sud dell’aeroporto. «Abbiamo lottato per l’interramento, che ora non si farà più. Sono sette anni che discutiamo di questo progetto, definito “virtuoso” dal direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali. Abbiamo preso parte a incontri e riunioni, e tutti i Comuni erano d’accordo. Ora si viene improvvisamente a sapere che i costi sono esplosi a causa della falda». Altroché esplosi: la tabella, per il tratto di Agno, recita un «per tre». «Sono allibito», tuona Morotti. «Capisco che si tratta di grandi progetti e che è sempre difficile prevedere con esattezza i costi, ma che si scopra adesso che sono triplicati è semplicemente inammissibile». E sul tavolo restano varie domande: «Dov’erano gli ingegneri? Per sette anni si è portato avanti un progetto che si sapeva inattuabile?». «Se non vogliono spendere questi soldi, che Governo e Gran Consiglio lo dicano apertamente».

Un boccone amaro

A non essere stata troppo gradita è anche la tempistica della comunicazione ai vari Municipi: «L’abbiamo saputo ieri (giovedì, ndr) sera durante l’incontro della delegazione dei Comuni interessati dalla Circonvallazione e durante la Conferenza dei sindaci del Malcantone». Ingoiato il boccone amaro, Agno dovrà giocoforza mettere in conto che il traffico veicolare continuerà a passare nel suo nucleo. E all’orizzonte una soluzione definitiva non c’è. Il Dipartimento del territorio ha nel frattempo annunciato che sono già allo studio «soluzioni alternative alla ricerca di un ragionevole compromesso tra le esigenze di inserimento territoriale la sostenibilità dei costi dell’opera». «Non ci sono alternative», replica duro Morotti. «L’unica è realizzare questo collegamento tra la Piodella e il Vallone in superficie, a poche decine di metri dalla riva. Uno scenario che noi cittadini non accetteremo mai». «Ne parleremo in Municipio lunedì e in Consiglio comunale il 18 dicembre, quel che è certo è che dovremo prendere una posizione forte», conclude il sindaco.

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