Commerci, come risorgere (un po') dalle ceneri
Forse chiamarla rinascita è esagerato, tuttavia dopo un 2024 da dimenticare via Camminata a Bellinzona si sta risollevando. Due dei tre negozi che hanno chiuso nel corso di questi mesi sono stati riaperti con nuovi inquilini. Detto di «Mackea atelier creativo» della grafica Clea Cappelli, come abbiamo anticipato sabato, che dal 2 dicembre prossimo entrerà al posto della Switcher, ecco che pure lo spazio quasi vis-à-vis ha trovato un locatario.
Nel salotto buono
Si tratta della boutique Lady J. di Jenny Scarinci – specializzata in abbigliamento, calzature ed accessori – che da alcuni giorni ha preso possesso dei locali che erano affittati fino a poco tempo fa da «Il Fiore di Nadia Pesenti». Per il negozio è un trasferimento: da via Franco Zorzi, dove si trovava dal 2022, al centro storico. Una nuova avventura che la proprietaria è convinta possa essere l’occasione giusta per fare un ulteriore salto di qualità.
Difficoltà comuni a tutti
E che è vista di buon occhio anche dalla Società dei commercianti della capitale, confrontata come le altre «consorelle» del Cantone alle difficoltà che riscontrano i suoi affiliati. Il commercio online, l’aumento dei prezzi delle materie prime, il rincaro dei costi dell’elettricità, gli affitti alle volte troppo elevati, le mutate abitudini della clientela. Sono solo alcune delle cause che, spesso, i negozianti indicano fra le principali fra quelle che creano loro dei problemi. Spostandoci a Monte Carasso, invece, dove fino ad un anno fa c’era Quintorno, ecco ora il Tea Room Mima, che ha aperto i battenti ieri.