Ticino

Comuni e morosi di cassa malati, niente più obbligo di denuncia

La misura, molto criticata da diversi Enti locali, è stata recentemente rivista dal Consiglio di Stato – La segnalazione alla magistratura per chi non si presenta al colloquio dal 2025 sarà unicamente una facoltà
©Chiara Zocchetti
Paolo Gianinazzi
23.12.2024 20:29

L’obbligo di denuncia nei confronti degli assicurati morosi delle casse malati che non danno seguito al primo richiamo inoltrato dal Comune, dal 1. gennaio 2025 non sarà più in vigore. O meglio: se oggi la denuncia è (teoricamente) un obbligo per tutti i Comuni ticinesi, dal prossimo anno essa diventerà una facoltà.

A stabilirlo, nero su bianco, è stato lo stesso Consiglio di Stato, che in questi giorni ha pubblicato sul bollettino ufficiale la relativa modifica del regolamento della legge di applicazione della legge federale sull’assicurazione malattie. Insomma, dopo le proteste di diversi Enti locali (il tema aveva fatto parecchio discutere all’inizio di quest’anno), il Governo su questo fronte ha fatto un parziale passo indietro.

Dove nasce la diatriba

In ottica di prevenzione, praticamente da sempre i Comuni convocano i cittadini che non pagano i premi di cassa malati per verificare la loro situazione. Dall’ottobre del 2023, però, il Governo aveva modificato il regolamento già citato, aggiungendo un ulteriore compito per gli Enti locali. Secondo il nuovo articolo 38a, concretamente i Comuni dovevano dapprima inviare un richiamo ai cittadini che non si presentano al primo colloquio, informandoli del rischio di vedersi notificare un’azione penale. E dovevano poi denunciarli all’autorità penale qualora non non avessero dato seguito al richiamo. Un obbligo di denuncia che, appunto, aveva fatto storcere il nato a diversi Comuni. E pure a diverse città. Interpellati dal CdT, diversi rappresentanti dei principali poli ticinesi, a inizio anno avevano infatti fatto capire che non avrebbero dato seguito a tale obbligo. A rischio, a loro dire, vi era anche il buon rapporto fra il cittadino e il suo Comune. Senza tralasciare il potenziale aumento di burocrazia per gli Enti locali.

Qualche mese più tardi, sull’onda delle critiche giunte da più parti, tramite la piattaforma di dialogo Cantone-Comuni era dunque stata promossa una consultazione tra gli enti locali. E, qualche settimana fa, durante l’ultimo incontro di questo gremio si era tornati a parlare del tema. E come ci aveva spiegato il capo della Sezione degli Enti locali, Marzio Della Santa, è stato essenzialmente convenuto con i Municipi che il fatto di rivolgersi alla magistratura (per denunciare il cittadino che non si è presentato al colloquio) «è tendenzialmente potestativo e non obbligatorio». Detto, fatto. Il 20 dicembre, come detto, sul bollettino ufficiale è stato pubblicato il nuovo articolo 38a del regolamento. Il quale oggi recita: «I Comuni possono inviare un richiamo scritto (...) nei confronti degli assicurati morosi ed escussi che non si sono presentati alla prima convocazione o non hanno fornito le informazioni richieste» e «possono segnalare all’autorità penale gli assicurati che non danno seguito al richiamo e ne informano la Cassa cantonale di compensazione AVS/AI/IPG». Insomma, niente più obbligo, bensì una semplice facoltà.

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