Paradiso

Dalle macerie dell’Eden (ri)nascerà un albergo

I proprietari vorrebbero tornare alle origini con un progetto alberghiero e residenziale - Presentata una domanda di costruzione preliminare con volumi più ridotti rispetto ai tentativi precedenti - Gli edifici esistenti verranno completamente demoliti: non sono più utilizzabili
©Chiara Zocchetti
Nico Nonella
21.06.2024 06:00

Lì a pochi metri di distanza, il cantiere della nuova residenza per anziani sta per concludersi. Sorta sulle macerie dell’ex hotel Du Lac, la struttura è quasi ultimata e potrà presto aprire i battenti ai suoi (danarosi) ospiti. Lui, invece, un tempo albergo simbolo del lungolago di Paradiso, è ancora in attesa di conoscere il suo destino. Parliamo, lo avrete intuito, del vecchio Hotel Eden, ormai in disuso da sei anni. Ma un’idea sul tavolo c’è: i suoi nuovi proprietari – una SA di Zugo subentrata a una società del Liechtenstein che 10 anni fa voleva edificare due edifici con ampie vetrature incassando il «niet» del Cantone – vorrebbe realizzare un complesso, l’Eden Lake Resort, a destinazione alberghiera e residenziale. Insomma, un ritorno al passato.

Due novità

Ed è infatti proprio questa la prima grande novità. Inizialmente, nell’idea della SA il complesso avrebbe avuto una destinazione residenziale e commerciale. Dunque, niente albergo. Ora si è invece tornati alle origini, con un progetto a carattere «alberghiero e residenziale». La seconda novità, come si evince da una domanda di costruzione preliminare pubblicata all’albo di Paradiso, riguarda invece il destino degli edifici esistenti e l’inserimento nel paesaggio.

Annulla e sostituisce

Doverosa premessa: l’idea iniziale era ristrutturare lo stabile in disuso che si affaccia sul Ceresio sopraelevandolo di un piano e ampliandolo verso il lago, e di demolire quello che si trova dall’altro lato della strada. Le nuove volumetrie, illustrate in una domanda di costruzione inoltrata nell’agosto del 2022, erano però state contestate dal vicinato, in particolare per l’innalzamento della struttura affacciata sul Ceresio e l’avanzamento di quella a monte. Nel maggio 2023, la SA ave presentato un «piano B»: due nuove domande di costruzione preliminari (una per edificio) che prevedevano di demolire interamente lo stabilimento in riva al lago, sostituendolo con «due edifici uniti da un collegamento», così come la struttura principale che un tempo ospitava la reception. Queste tre domande di costruzione, la prima delle quali aveva incassato diverse opposizioni, sono ancora pendenti e la proprietà ha quindi deciso di ripartire da zero con un nuovo concetto.

Edifici non riutilizzabili

Come si evince dalla relazione tecnica allegata alla nuova domanda di costruzione preliminare, che sostituisce le tre precedenti, l’intenzione è quella di costruire in sintonia con il paesaggio circostante. Preso atto delle limitazioni tecniche (la vetustà degli edifici sconsiglia un loro riutilizzo e pertanto ambedue verranno demoliti) e pianificatorie, si è deciso per un approccio più in armonia sia con la nuova piazza dell’Acquaiola sia con la futura passerella sul lago che il Comune intende realizzare. Oltre a una volumetria più ridotta rispetto alle idee iniziali, particolare attenzione verrà data alle superfici verdi: «Le aree ai lati del nuovo Eden saranno dei giardini e degli spazi pubblici», mentre in riva al lago «si potrà mantenere l’attuale piattaforma, che diventerà ad uso misto, utilizzabile sia dal pubblico che dal privato, e che potrà diventare un punto di attracco per le barche».

Ci sarà anche una corte

I dettagli del nuovo resort verranno svelati nella domanda di costruzione ordinaria (da quella preliminare, incentrata sulle volumetrie, si possono intuire a grandi linee le geometrie del progetto e la sua finalità). Per ora si sa che l’edificio a monte ospiterà la hall dell’albergo, l’area accoglienza, gli uffici amministrativi, una sale conferenze e un parcheggio sotterraneo da 109 posti, oltre a una «generosa» corte. L’edificio in riva al Ceresio accoglierà invece le camere, il bar e un centro benessere. Saranno collegati da un sottopasso interrato.

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