La reazione

«È una prima buona notizia che ci dà speranza»

Maltempo in Mesolcina: il Governo coprirà l’80% dei costi di ripristino e relativi alle arginature a seguito del maltempo – Soddisfatto il sindaco di Lostallo Nicola Giudicetti, che annuncia che la raccolta fondi procede bene ed arrivano anche donazioni importanti
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
02.07.2024 17:30

Non è arrivata la notizia che ci si attendeva. Ma, come abbiamo riferito ieri, c’era da aspettarselo. Al momento il Governo grigionese non si esprime sull’eventualità di stanziare un credito quadro per aiutare i Comuni mesolcinesi alle prese con i danni del maltempo della sera di venerdì 21 giugno, come auspicato dai granconsiglieri del Moesano. Coira coprirà comunque, nella misura di almeno l’80%, i costi relativi al ripristino forestale e alle arginature. Per il resto, dall’incontro con la stampa andato in scena oggi, sono emerse altre due notizie ed una conferma. Finora all’Assicurazione fabbricati dei Grigioni (GVG) sono stati annunciati 220 edifici danneggiati. Si stima una spesa compresa fra gli 8 e i 15 milioni. Mentre l’A13, interrotta fra Lostallo e Mesocco a causa del cedimento di un tratto lungo quasi 200 metri, come preannunciato dall’Ufficio federale delle strade dovrebbe riaprire venerdì 5 luglio. L’Esecutivo si è detto in conclusione vicino alla Vallemaggia ed al Vallese confrontati, purtroppo, pure loro, con le drammatiche conseguenze della furia della natura.

«La solidarietà ci ha toccati»

Prima di sedersi davanti ai media ieri i consiglieri di Stato Marcus Caduff e Peter Peyer - rispettivamente direttori dei dipartimenti dell’economia pubblica e socialità e di giustizia, sicurezza e sanità - avevano effettuato un sopralluogo in particolare a Sorte, la frazione di Lostallo dove la devastazione è sotto gli occhi di tutti. In seguito hanno incontrato le autorità comunali e regionali nonché gli addetti ai lavori, ribadendo che faranno il possibile per far «rinascere» la valle. È stato inoltre fatto il punto sugli interventi di sgombero e di ricostruzione in corso nei quali sono coinvolti anche numerosi enti cantonali. L’Ufficio per le foreste e i pericoli naturali sta fornendo tutto il supporto necessario, è stato assicurato, pure al settore agricolo. A testimonianza, ancora una volta, che Coira fin dalle prime ore della tragedia ha sempre monitorato da vicino l’evolversi della situazione. L’alluvione, ricordiamo, ha fatto due vittime accertate: l’83.enne ex municipale di Lostallo e una donna, che dovrebbe essere la 53.enne di Sorte ufficialmente tuttora dispersa. Proseguono, per contro, le ricerche del marito di 57 anni.

«Lo Stato maggiore di condotta regionale (subentrato il 24 giugno, e fino a ieri, alla Polizia cantonale nella gestione della crisi, ora passata nelle mani dei Comuni; n.d.r.) si è rivelato un valido strumento per fronteggiare l’emergenza. Per il Governo è importante che tutte le persone colpite dall’alluvione ricevano il sostegno necessario e basato sui bisogni. Infine lasciateci dire che abbiamo preso atto della grande solidarietà dimostrata nei confronti della Mesolcina, ciò che ci ha veramente toccati», ha puntualizzato l’Esecutivo.

Edifici danneggiati per 8-15 milioni

«È una prima buona notizia che ci dà speranza. Ora occorrerà vedere quali progetti verranno presentati nell’ambito del ripristino e delle arginature. Solitamente sono opere che vengono coperte al 50%, il fatto che si arrivi all’80% è ottimo. Così come va benissimo che a coordinare il tutto siano gli stessi uffici di Coira. Il nostro cantone è per definizione parsimonioso e pertanto saranno molto scrupolosi. La raccolta fondi procede molto bene, arrivano anche donazioni importanti». Il sindaco di Lostallo Nicola Giudicetti inizia a vedere la luce in fondo al tunnel. Nel suo paese, fra edifici ed infrastrutture pubblici e privati, il nubifragio ha provocato danni per 38 milioni secondo una prima stima. Altri 8-15 milioni, l’abbiamo detto, per gli stabili segnalati in Mesolcina e Calanca alla GVG, che sul proprio sito fornisce le indicazioni su come comportarsi in questi casi.

La crepa preoccupa meno

«Si sta ancora valutando l’entità dei danni alle proprietà e ai raccolti. Le stime attuali parlano di 100 ettari di sedimi coltivati colpiti dal maltempo, mentre i danni alle strade e alle infrastrutture non sono stati quantificati in modo preciso», ha spiegato il Governo. Che si è in seguito chinato sulla crepa apertasi nel terreno a sud dello svincolo autostradale, sotto il castello, a Mesocco. La fessura, lunga 120 metri e larga 30-50 centimetri, è sotto controllo e la possibilità che possa esserci un crollo appare - per fortuna - scongiurata. A proposito di squarci, impossibile non porre sotto la lente il cedimento dell’A13. «La situazione, dal punto di vista del traffico, richiede comprensione e flessibilità da parte di tutti», ha affermato la direttrice del Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità Carmelia Maissen.

Lavoro ridotto: 18 richieste

L’attenzione si è in conclusione spostata su alcuni aspetti puntuali. Innanzitutto l’indennità per lavoro ridotto per le aziende interessate dal nubifragio. Lo stesso vale per la perdita di ore di lavoro dovuta a calamità naturali (come la frana a Sorte) e per i provvedimenti adottati dalle autorità per far fronte a questi accadimenti (si pensi, ad esempio, alla chiusura delle strade) che - in determinate circostanze - danno diritto a delle compensazioni. Fino a ieri erano giunte 18 richieste (6 approvate). Ultimo capitolo, quello dello smaltimento dei 290 mila metri cubi di materiale che hanno distrutto Sorte. Si stanno valutando le ipotesi più consone. Le autorità potranno contare sull’aiuto di un project manager per i «lavori di pulizia e per la ricerca di discariche adeguate».

Liberarsi dalle emozioni

«Eventi di questa natura possono avere un impatto significativo sul benessere emotivo e psicologico». Ecco perché è fondamentale far «uscire» le emozioni, non trattenerle. Confidarsi. Piangere. In quanto possono «essere una fonte di malessere o disagio interiore», e quindi bisogna liberarsene. Il Servizio ambulanza del Moesano e la Fondazione Ticino Cuore, in collaborazione con la Regione Moesa, hanno deciso di offrire alla popolazione, agli enti di pronto intervento, ai volontari e a tutti coloro che sono al fronte in Mesolcina per la ricostruzione dopo il nubifragio un’occasione per parlare (annunciarsi al numero 091/611.47.47 o scrivere un’e-mail a [email protected]).

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