Mesolcina

Quei lunghi singhiozzi arrivati alle orecchie di tutti

Sono passati otto giorni dal nubifragio che ha colpito la valle, devastando la frazione di Sorte, a Lostallo - Le lacrime spese per le vittime, l'attesa del Governo retico e la solidarietà senza fine
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
29.06.2024 11:33

Son dei lunghi singhiozzi, per citare Verlaine, quelli che da Lostallo hanno raggiunto tutta la Svizzera italiana ed oltre. Sono passati otto giorni da quella terrificante sera di venerdì 21 giugno, quando il paese ha subito una ferita che ci metterà anni a rimarginarsi. Le lacrime stanno scendendo incessantemente per le vittime del maltempo che ha spazzato via la frazione di Sorte (l’83.enne ex municipale, i cui funerali si sono svolti stamattina nella chiesa di San Giorgio, e la donna la cui salma è stata rinvenuta giovedì nella Moesa a Grono e la cui identificazione non è ancora conclusa: potrebbe trattarsi della 53.enne dispersa) e per il 57.enne, marito di quest’ultima, le cui ricerche proseguiranno almeno fino a domani.

L’A13 percorribile dal 5 luglio (forse)

Il tempo del dolore e del cordoglio, dunque. Ma anche quello della politica. Martedì 2 luglio il tradizionale incontro mensile del Consiglio di Stato grigionese con la stampa sarà interamente dedicato all’alluvione che ha messo in ginocchio la Mesolcina, colpendo in modo duro un territorio di 20 chilometri compreso fra Grono e Mesocco. A seguito dell’alluvione la regione, le autorità e la popolazione «si trovano ad affrontare sfide immense: i lavori di bonifica, l’interruzione delle attività commerciali e del turismo o l’attuale situazione del traffico sono solo alcuni esempi», rileva in una nota il Governo, il cui presidente Jon Domenic Parolini, ricordiamo, aveva effettuato un sopralluogo a Sorte il giorno dopo i fatti assieme all’omologo ticinese Christian Vitta ed al consigliere federale Ignazio Cassis.

La strategia cantonale

Gli uffici cantonali preposti illustreranno la strategia elaborata per dare una mano alla valle. Verrà stanziato un credito quadro per la ricostruzione come auspicato dai granconsiglieri del Moesano e dal sindaco di Lostallo Nicola Giudicetti? Non lo sappiamo, ma se dovessimo scommettere un franco diremmo di no. Almeno non subito, beninteso. È molto più probabile che Coira vada a canalizzare l’aiuto direttamente ai singoli settori economici oltre, chiaro, al supporto fornito finora ai Municipi degli enti locali.

Danni ingentissimi

Solo a Lostallo i danni della furia della natura ammontano, secondo una prima sommaria stima, come vi abbiamo ampiamente riferito, a 38 milioni di franchi. La maggior parte (quasi 30 milioni) riguarda edifici ed infrastrutture pubbliche, come le strade (10,3 milioni), gli stabili (10 milioni) e i riali (9,6 milioni). Il resto (circa 10 milioni) concerne i privati. Intanto procedono più rapidamente del previsto i lavori di ricostruzione del tratto dell’A13 crollato fra Lostallo e Mesocco: la pista di cantiere potrebbe aprire già venerdì 5 luglio alle 12, sempre che la crepa creatasi nel terreno a Mesocco (sotto la chiesa ed il castello) non faccia brutti scherzi. La fessura, al momento, è sotto controllo.

Le donazioni non si fermano

La macchina della solidarietà che si è messa in moto subito dopo il disastro, intanto, prosegue senza sosta. Numerosi i Comuni, ticinesi e retici, che hanno donato un contributo alla Mesolcina; sono stati aperti, ricordiamo, due conti: quello della Regione Moesa e quello del Comune di Lostallo (info sui vari siti Internet). Parallelamente lo Shark Team 2000 di Bellinzona ha lanciato una raccolta fondi a favore dei due figli della coppia di coniugi dispersa. Finora sono stati racimolati quasi 160 mila franchi. Lo stesso stanno facendo aziende e privati, anche con iniziative particolari. Senza dimenticare, infine, i 15 sfollati che per settimane non potranno rientrare nelle loro abitazioni.

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