I minorenni traslocano da Paradiso a Cadro, le famiglie a Giubiasco
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Il Centro per richiedenti l'asilo Ulivo di Cadro diventerà la nuova casa dei minorenni non accompagnati. Lo comunica la Croce Rossa Svizzera, Sezione del Sottoceneri (CRSS), proprietaria della struttura. Una scelta presa «per garantire loro una sistemazione più stabile e adeguata».
Lo scorso 24 ottobre, lo ricordiamo, si era reso necessario lo spostamento dei 93 minori allora ospitati nel vecchio palazzo al civico 9 di via Barzaghi di Paradiso a causa delle condizioni dello stabile. Come soluzione provvisoria, Cantone e Croce Rossa avevano stato scelto l'Hotel Dischma, sempre a Paradiso. «I ragazzi ci resteranno almeno fino al 31 gennaio, poi si vedrà», era stato chiarito.
In quell'occasione, il capo dell’Ufficio dei richiedenti l’asilo e dei rifugiati (URAR) Renzo Zanini e la direttrice della Sezione del Sottoceneri della Croce Rossa (CRSS) Debora Banchini Fersini avevano spiegato che la soluzione definitiva avrebbe dovuto essere il nuovo centro polifunzionale di Camorino – che sorgerà sopra il famigerato bunker finito sotto i riflettori mediatici diversi anni fa –, ma il cantiere ha subìto dei ritardi e il centro non verrà edificato prima della seconda metà del 2025. La struttura di Camorino, inoltre, non è pensata per alloggio di minorenni non accompagnati, ma per accogliere adulti e famiglie. «Stiamo analizzando alcune strutture che erano già sul tavolo per poi spostare i minorenni non accompagnati in strutture definitive, che diventeranno la loro casa fino al raggiungimento della maggiore età», aveva aggiunto Banchini Fersini.
Ed ecco, quindi, la soluzione, a Cadro. Croce Rossa Svizzera, in accordo con URAR, ha deciso di convertire la struttura di Cadro Ulivo in un foyer per minorenni non accompagnati. «Questo permetterà finalmente di offrire loro una casa sicura e definitiva, un luogo in cui possano crescere con continuità fino al raggiungimento della maggiore età», chiarisce la direttrice di CRSS.
Che cosa succederà a chi è attualmente ospitato a Cadro?
In questi giorni, gli operatori di CRSS stanno informando gli attuali ospiti - circa un centinaio - dello spostamento verso altre strutture. Le famiglie in una pensione di Giubiasco, gli adulti singoli in altre strutture cantonali gestite dalla CRSS.
La questione scuola
Con il trasferimento, i bambini che frequentano le scuole elementari e medie andranno giocoforza a frequentare una nuova sede, anche se la Croce Rossa, in prima battuta, avrebbe preferito posticipare questa decisione alla fine dell’anno scolastico. Più nello specifico, l’organizzazione si era «inizialmente offerta di consentire loro di proseguire gli studi nelle attuali scuole fino alle vacanze estive. Tuttavia, in accordo con i servizi del DECS, si è ritenuto più opportuno integrarli fin da subito nelle nuove scuole, evitando loro lunghi spostamenti quotidiani. Gli spostamenti nelle nuove sedi scolastiche avverranno, quindi, durante le vacanze di Carnevale». Tradotto: i ragazzi che erano a Paradiso (più grandi) proseguiranno il percorso formativo negli istituti scolastici che già frequentano, i bambini delle famiglie che verranno trasferiti a Giubiasco andranno a scuola nel quartiere bellinzonese.
«Un nuovo inizio per tutti»
«Si tratta di una scelta importante e un grande cambiamento di paradigma, che auspichiamo possa portare maggiore stabilità e serenità a tutte le persone coinvolte», spiega Croce Rossa Svizzera, Sezione del Sottoceneri. «Il tema dei posti è sempre attuale, ma siamo certi che questo spostamento segnerà un nuovo inizio per tutti, per i nostri ragazzi, per gli operatori e per tutta CRSS. Cercheremo di rendere la nuova sede un luogo adatto alla loro accoglienza».
Un'ultima nota: questo cambiamento non comporta alcuna riduzione del numero di posti di accoglienza, che rimangono quelli previsti per adulti e minori secondo il mandato cantonale, né dei collaboratori impegnati nei servizi per gli adulti, né di quelli che si occupano attualmente dei minori alloggiati finora a Paradiso. Si tratta di figure professionali che si sposteranno nei nuovi centri o pensioni per adulti dislocati sul territorio, insieme a collaboratrici/collaboratori, che prenderanno servizio a Cadro per seguire i minori, secondo pianificazioni definite e condivise con i rispettivi responsabili e/o capi équipe.