Lugano Centro

Il gioco a incastri per le scuole, tra demolizioni e nuovi edifici

Il Consiglio di Stato ha sottoposto al Parlamento una richiesta di credito di 6,5 milioni di franchi per la progettazione del nuovo comparto – La fine dei lavori è prevista idealmente nel 2032, ma ci sono alcune condizioni
© CdT/Chiara Zocchetti
Nico Nonella
23.11.2024 06:00

È un comparto, quello scolastico di Lugano Centro, che idealmente nel 2032 cambierà completamente volto. Oltre al restauro del Palazzo degli Studi, già in programma, in cantiere c’è soprattutto la demolizione del Palazzetto delle scienze – che lascerà il posto al nuovo edificio delle Scuole medie – così come lo smantellamento dei prefabbricati sullo spiazzo che una volta fu del campo sportivo. Non sarà dall’oggi al domani, beninteso, ma in questi giorni il Consiglio di Stato ha impresso una forte accelerata a questo dossier, approvando un credito di 6,5 milioni di franchi per la progettazione del nuovo comparto.

Lugano, Agno e Viganello

Mettere mano al comparto nel cuore del parco Ciani non è un’idea nuova: è sul tavolo da almeno un decennio e si è reso necessario dal continuo incremento di studenti, che «ha richiesto un ripensamento della situazione logistica». Per farla breve, nell’ottobre del 2021 è stato pubblicato il concorso di progetto, il cui iter si è concluso nell’ottobre di due anni fa con il mandato al vincitore: «Lieber Meister». A fungere da fil rouge è la strategia del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) di realizzare sedi di Scuola media da 350 allievi e Licei da 650 studenti. E infatti, la prima grossa novità riguarda l’edificazione di una nuova sede per le Scuole medie, che occupavano gli ultimi due piani di Palazzo degli studi, mentre quest’ultimo verrà adibito esclusivamente a Liceo a partire dal 2027.

Il primo tassello di questo mosaico è dunque il restauro dello storico edificio progettato degli architetti Augusto Guidini e Otto Maraini. Il relativo credito di una trentina di milioni è già stato approvato dal Gran Consiglio il 19 giugno scorso. A questo tassello se ne erano giocoforza già incastrati altri: il trasferimento degli studenti di Liceo e Scuola media in sedi transitorie, concretizzatesi nella realizzazione di un villaggio provvisorio dall’altra parte del cortile; la realizzazione di una sede transitoria a Viganello, già denominata Liceo 3, che oggi accoglie gli studenti che si trasferiranno nel 2031 nel nuovo Liceo 3 di Agno; nonché l’adeguamento di parte dello stabile Mizar per accogliere i ragazzi della scuola media di Lugano Centro fino al trasferimento nella nuova sede definitiva al posto del Palazzetto delle scienze.

Tutto finito? Nemmeno per sogno: guardando ora in prospettiva futura, la demolizione dello stabile in beton, prevista nel 2030 sarà possibile solo quando si saranno «trasferite» due strutture attualmente al suo interno: il Museo di storia naturale nella nuova sede di Locarno e la piscina coperta nel comparto scolastico di Trevano. Incastri. Questo vincolo ha portato alla pianificazione completa del comparto di Trevano. Parallelamente, una volta terminato il Liceo 3 ad Agno, la sede transitoria di Viganello accoglierà gli studenti del Liceo 2 di Savosa allo scopo di permettere il risanamento e l’adeguamento di quest’ultimo, che sarà terminato nel 2035. Infine è in corso la progettazione per realizzare una tripla palestra di supporto alla struttura transitoria di Viganello, che servirebbe anche da struttura di supporto al comparto scolastico di Lugano Centro durante il periodo in cui verrà demolito il Palazzetto delle scienze con le relative strutture sportive. Ultimo, ma non per importanza, è il risanamento dell’edificio dell’architetto Cino Chiesa, dove verrà eliminata la palestra attuale a favore di un’aula magna da 300 persone, prima dell’esecuzione delle nuove quattro palestre nel nuovo stabile delle Scuole medie. Incastri, ancora.

Il villagetto provvisorio verrà demolito.
Il villagetto provvisorio verrà demolito.

PR in allestimento

Come detto, in questi giorni il Governo ha sottoposto al Parlamento una richiesta di credito di 6,5 milioni per la progettazione del nuovo comparto. Parallelamente, la Città di Lugano in collaborazione con la Sezione della logistica ha potuto cominciare i lavori di allestimento della variante di Piano regolatore, procedura necessaria ala realizzazione del nuovo stabile. Al di là degli edifici, vecchi e nuovi, un’altra novità riguarda l’integrazione con il parco Ciani: l’idea di fondo è abbattere, per quanto possibile, barriere e muri perimetrali e creare un campo esterno, sulla falsariga di quello presente fino a un ventennio fa.

Si parte nel 2027

A livello di tempistiche le tappe esecutive del comparto scolastico di Lugano Centro possono prendere avvio a partire dalla conclusione del restauro del Palazzo degli Studi (2024-2027) e dalla demolizione del Palazzetto delle scienze, che a sua volta può avvenire a condizione che il Museo cantonale di storia naturale sia stato trasferito a Locarno (2029); la nuova piscina coperta di Trevano sia stata edificata (2029); la palestra tripla transitoria a Viganello sia conclusa (2029). Alla luce di queste premesse, le tappe esecutive si possono riassumere come segue: smantellamento parziale del villaggio provvisorio e sua conversione parziale in mensa (2027); restauro e riconversione dell’edificio Cino Chiesa (2028-2030); demolizione del Palazzetto delle scienze (2029); edificazione della nuova Scuola media e delle palestre (2030-2032). Idealmente, il mosaico si completerà nel 2032 con il trasferimento definitivo degli studenti dalle sedi transitorie. Lo ripetiamo: Incastri.

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