Il Parco San Grato ora sogna in grande
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Lunedì scorso, con il voto unanime del Consiglio comunale, si è chiuso un lungo capitolo politico: quello dell’acquisto, da parte della Città, del Parco San Grato di Carona. Ma per un capitolo che si chiude, ce n’é un altro che si apre: quello del rilancio di questa area verde, da cui si gode una vista a trecentosessanta gradi sulla regione. Un’area che è attrattiva come parco botanico, ma anche come luogo per eventi e come destinazione turistica. La sua valorizzazione potrebbe seguire una di queste vie. O probabilmente entrambe.
Un fiore (all’occhiello)
Partiamo dall’anima «verde» del San Grato. «L’obiettivo è farlo tornare ad essere un parco botanico di livello nazionale e internazionale» afferma la capodicastero Sicurezza e spazi urbani Karin Valenzano Rossi. «Vorremmo riportarlo all’antico splendore, ma in chiave moderna, visto che negli ultimi vent’anni il concetto di parco botanico è cambiato, così come le esigenze dei visitatori. Sarebbe bello che il San Grato potesse diventare il fiore all’occhiello del verde pubblico cittadino, un posto dove poter accogliere la popolazione nella meraviglia di un parco riqualificato, lontano dal caos e dalla frenesia urbana».
Ovviamente, una riqualificazione di questo tipo non può essere attuata dall’oggi al domani. «Per prima cosa bisognerà catalogare tutte le specie presenti». Dopo questo censimento, prosegue la municipale, «verranno contattati vari esperti, il cui parere sarà importante per capire come procedere». Per esempio, definire gli interventi da effettuare sul patrimonio esistente e come ampliarlo. In ogni caso, un tema non di secondo piano saranno le risorse finanziarie necessarie: la Città verserà a Lugano Region 1,8 milioni per l’acquisto più 300 mila franchi per due anni per la manutenzione. A questo esborso si aggiungerà quello per la manutenzione in proprio (per la quale «servirà una squadra dedicata di quattro persone») e per altri interventi.
E farlo vivere
L’altra anima del parco è, per così dire, più popolare, ma non per questo ha un potenziale minore. «Quello botanico è uno degli aspetti del progetto per il parco San Grato – spiega il municipale responsabile della cultura e degli eventi Roberto Badaracco – ma il suo rilancio è importante anche a livello di offerta per il tempo libero: l’idea è organizzarci eventi, momenti culturali, esposizioni temporanee di sculture all’aperto, ma anche usare a scopo turistico le abitazioni che si trovano al suo interno, legandole alla scoperta di Carona. In due parole, farlo vivere».