La papera di Gobbi e la piscina che si svuota
Dai, una bella notizia la vogliamo dare? Certo. Il consuntivo 2024 di Bellinzona dovrebbe essere un po’ meno rosso rispetto a quanto paventato; da un disavanzo di 9,4 milioni a preventivo si dovrebbe scendere a -4,1 milioni. Il bilancio 2023, ricordiamo, era andato agli archivi con un +2,5 milioni. Ecco spiegato, in estrema sintesi, come mai il Municipio non ha finora adottato delle misure più «dolorose» nell’ambito della revisione della spesa. Perché i conti, a fine anno, sono sempre migliorati, ad eccezione di quel nefasto 2020 segnato dalla pandemia da coronavirus. «Le spese e i ricavi sono sotto controllo», ha ribadito il capodicastero Finanze, economia e sport Fabio Käppeli.
I quattro obiettivi
Ci fidiamo, del vicesindaco, ci mancherebbe. Tuttavia è utile gettare lo sguardo al futuro. Al Piano finanziario 2026-2028. Quattro gli obiettivi: stabilità del gettito fiscale (si stima una leggera crescita sia di quello delle persone fisiche sia delle giuridiche), garantire gli investimenti strategici, procedere con le ottimizzazioni e le misure di contenimento della spesa e ridiscutere le relazioni con il Cantone. Fuor di burocratese, suvvia: si mira a contenere sotto i 10 milioni il deficit entro il 2028. E sì, poiché se non si intervenisse le cifre si trasformerebbero in un rosso ancora più acceso di quello che si prospetta per l’anno alle porte (-13,8 milioni di disavanzo). Vediamole: -14,3 milioni nel 2026; -15,5 nel 2027; e -15 nel 2028. L’Esecutivo non vuole che ciò accada e, quindi, farà di tutto per limitare il «rosso» a, rispettivamente, -12,8 milioni (2026); -12,1 (2027); e -9,8 (2028). Se non agisse con assennatezza, infatti, il capitale proprio scenderebbe da 48,4 milioni (preventivo 2025) a 3,6 milioni tre anni più tardi. Impensabile.
Valutazioni fra pochi mesi
Lo speciale gruppo di lavoro che si sta occupando delle finanze ha già pronti i prossimi passi. Uno: approfondire ulteriori misure di riequilibrio. Due: supportare il Municipio nelle valutazioni da fare già nel primo trimestre del 2025. Tre: massima flessibilità per adottare dei provvedimenti anche in corso d’anno.
Le spese aumentano
«Si assiste nuovamente ad un importante aumento della spesa (in primis relativamente alla socialità ed al capitolo anziani) in larga misura di origine esogena e comunque indipendente dalle possibilità di intervento concreto dell’autorità comunale. Circa l’80% della stessa è ‘vincolata’ da ordinamenti normativi di rango superiore - generalmente cantonale - sui quali la Città non ha possibilità di incidere direttamente, mentre un’ulteriore fetta del 15% è determinata da disposizioni che pure limitano considerevolmente i nostri margini di manovra», hanno spiegato stamattina alla stampa, come vi abbiamo riferito, il sindaco Mario Branda ed il suo vice Fabio Käppeli, presentando il preventivo 2025.
Come uscirne, allora? Considerando, oltretutto, che la riforma «Ticino 2020» si è «arenata e, personalmente, guardo con preoccupazione allo sviluppo delle relazioni fra Cantone e Comuni - ha aggiunto il timoniere della Turrita -. Bisogna sedersi tutti allo stesso tavolo e ridiscuterle». Branda ha infine ripreso la metafora del direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi che, a questo proposito, ha di recente affermato che «l’acqua è poca, ossia scarseggia, e la papera non galleggia». Ebbene, ha replicato «Super Mario», se si continua «a pescare l’acqua nella piscina vicina prima o poi finirà del tutto».
Saleggina, chiesto l'incarto
«Austerità» è la parola d’ordine, insomma. Unitamente a «preoccupazione», aggiungiamo noi, anche per i progetti strategici che stentano assai a decollare. Ci riferiamo alle nuove Officine FFS di Castione e all’innovativo comparto che sorgerà sulla superficie lasciata libera proprio dallo storico stabilimento industriale; i cantieri sono bloccati da ricorsi. Poi c’è il rebus dell’ospedale (che nel preventivo viene ora chiamato di «rilevanza sovraregionale») alla Saleggina: si può costruire (compensando) o no? La Commissione della Gestione del Gran Consiglio ha chiesto al Governo di poter visionare tutti gli atti.
Non possiamo non citare la valorizzazione della Fortezza; il messaggio per il rilancio da 24 milioni è sul tavolo dei preposti uffici cantonali, chiamati a coprire metà della spesa. Intanto verrà rinnovata la convenzione fra le parti con l’obiettivo di migliorare l’indotto nei mesi con meno turisti. L’integrazione della casa anziani Greina nella rete cittadina sarà invece effettiva dal 1. gennaio 2026; il relativo messaggio municipale è atteso a breve. Prima, nell’estate 2025, saranno inaugurati i laboratori del Polo biomedico al quarto piano dello stabile Fabrizia in via Vela; troverà casa pure il centro di competenze nelle Scienze della vita.