La statua di Jörg trova casa a Casa Serena

«Ho messo le ruote perché speravo che il ricordo di Jörg potesse "muoversi". Ora, il mio desiderio è che il Municipio possa togliere simbolicamente quelle ruote accettando la scultura». Così si era espresso, a inizio anno, Mauro Bessler (in arte Mers), 29.enne di Arogno, artista e agricoltore, autore dello Jörg di legno spuntato per le strade di Lugano. Una scultura nata «in modo spontaneo» per omaggiare Jörg Wolters, l'organettista deceduto lo scorso 12 ottobre.
Una bella iniziativa, aveva commentato il municipale di Lugano Roberto Badaracco. «Ma forse sarebbe stato meglio seguire le procedure e informare il Municipio». In città per intitolare una targa o una piazza devono passare dieci anni dal decesso di una persona. Perché l’intestazione commemorativa non deve essere dettata da visioni settoriali o dalla spinta emotiva che segue la scomparsa di questa persona. È la stessa Ordinanza municipale sulla toponomastica, lo stradario e la numerazione civica della Città a prevederlo. E, secondo il capo dicastero Cultura, la stessa cosa dovrebbe avvenire per le statue. Una questione di parità di trattamento, per non rischiare di cadere nell’arbitrio.

Ma che ne è stato, allora, della statua di Jörg? Il Municipio ha deciso di coinvolgere l'ente Lugano Istituti sociali (LIS), che ha accolto l'opera nel parco di Casa Serena. Mauro Bessler avrebbe voluto che la sua opera «girasse liberamente» ancora per un po' per le strade di Lugano, rievocando l'organetto di «Barbarossa», magari coinvolgendo anche privati e attività commerciali. Ma ciò non è stato possibile.
L'artista di Arogno è quindi felice che la scultura abbia trovato «il suo spazio». «Il parco di Casa Serena è vicino al centro e visitato da molte persone. Il mio Jörg farà compagnia anche agli anziani e ai bambini», aggiunge. E conclude: «Mi auguro che nel nostro cantone, anche altre iniziative meritevoli possano trovare il loro posto».
Dal canto suo, il direttore di LIS, Paolo Pezzoli, ricorda con affetto un'occasione in cui Jörg Wolters portò musica e allegria a Casa Serena. Ed è felice che sia il parco della residenza a ospitare in modo permanente la scultura e, di riflesso, il suo ricordo. «Il nostro è un luogo di aggregazione. Nel parco ci sono già altre opere. Ora abbiamo anche questa, e per noi è un grande piacere».