L'omaggio

A Lugano spunta uno Jörg di legno: «Un regalo spontaneo alla popolazione»

Mauro Bessler, 29 anni, vive ad Arogno ed è artista e agricoltore: «Quando è morto, mi sono subito messo all'opera; spero che il Municipio tolga simbolicamente le ruote alla mia opera» – Badaracco: «Un'iniziativa bellissima, ma serve un permesso»
© Mauro Bessler
Jenny Covelli
02.01.2025 17:12

Nei giorni di Natale, a Lugano, è mancato. Parliamo di Jörg Wolters, l'organettista deceduto lo scorso 12 ottobre. Ma ieri, primo giorno del 2025, una scultura con le sue sembianze è comparsa in centro città. Chi l'ha vista, nelle scorse ore, l'ha immortalata e postata sui social, raccogliendo grande entusiasmo. In molti si complimentano con chi ha avuto l'idea e l'ha realizzata, c'è chi scrive che «scalda il cuore». A qualcuno sembra anche di sentire la musica dell'organetto di «Barbarossa».

Ma chi c'è dietro? Il Municipio non ha informato la popolazione, perché non c'entra nulla. L'autore è infatti Mauro Bessler (in arte Mers), 29.enne di Arogno, artista e agricoltore. Nasce come realizzatore di arte urbana, sulla quale è ancora focalizzato, attraverso pittura e scultura.

«L'idea è nata quando è morto Jörg. Non lo conoscevo personalmente, ma per me come per tutti era una presenza costante in centro a Lugano», ci racconta. «Con il suo sorriso sincero trasmetteva calma e pace».

© Mauro Bessler
© Mauro Bessler

Nelle ore successive alla morte dell'organettista, era stata lanciata una petizione online indirizzata al direttore della Divisione Cultura della Città di Lugano: creare la statua di Jörg Wolters con il suo organetto. Sono state oltre 2.300 le firme raccolte. «L'idea di mettermi all'opera è nata spontaneamente», spiega Bessler. «La gente voleva onorarlo in qualche modo, avere qualcosa che lo ricordasse. So che i tempi "politici" sono lunghi e che ci sono dei costi importanti che vanno valutati e approvati. Così ho deciso di farlo io, senza che nessuno mi chiedesse nulla. Ho portato la mia scultura in centro a Lugano ed è bello vedere la sorpresa della popolazione, rende tutto più speciale».

La Città ha dedicato a «Barbarossa» un toccante omaggio lo scorso 30 novembre, un momento forte e commovente. Mauro Bessler ha voluto fare di più: «Mi sono detto "faccio io", anche per uscire dai soliti ritmi di progettazione lunga e complicata, accantonare i discorsi sui soldi. È tutto curato da me, dalla A alla Z. Ho raccolto legno di cedro nei boschi, realizzato le assi, curato la scultura e messo insieme i pezzi. Poi il 1. gennaio l'ho portata in centro».

La scultura ha le ruote e si sta spostando per le vie della città. «Lo trovo bellissimo», conclude l'artista di Arogno. «Ho messo le ruote proprio perché speravo che il ricordo di Jörg potesse "muoversi". Un'azione spontanea, diretta al cuore delle persone. Ora, il mio desiderio è che il Municipio possa togliere simbolicamente quelle ruote accettando la scultura e lasciandola lì».

Badaracco: «Un'iniziativa bellissima, ma serve un permesso»

Come detto, si tratta di un'iniziativa spontanea. Roberto Badaracco, vicesindaco di Lugano nonché titolare del Dicastero cultura, sport ed eventi, loda l'idea e la scultura dell'artista: «Jörg era un personaggio importante per la città, è nel cuore di tanti». C'è un però: «Forse sarebbe stato meglio informare il Municipio e la famiglia di Wolters e seguire le procedure», aggiunge Badaracco. «Anche perché così non c'è controllo e qualcuno potrebbe addirittura prenderla e portarsela via. Prima di posizionare un'opera d'arte su suolo pubblico, bisogna avere l'autorizzazione. Per la Città sarebbe stato bello condividere questa iniziativa». Quindi, l'invito a Bessler di rivolgersi al Municipio: «È una bella iniziativa, regolarizziamola».

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