La terza corsia è sospesa, ma le trivelle lavorano
È riemersa la scorsa settimana dalle acque del Ceresio, dove era finita quasi quattro mesi prima. Suo malgrado, la trivella a motore inabissatasi a nord del ponte-diga di Melide a una decina di metri di profondità è finita sul tavolo del Ministero pubblico, che ha avviato degli accertamenti per chiarire le cause dell’incidente.
Nelle scorse settimane, altri macchinari simili sono stati visti all’opera nella zona. Una, per esempio, è stata posizionata allo svincolo di Bissone, un’altra è operativa nei pressi nel nuovo radar semi-stazionario sull’A2 a Maroggia. Ebbene, come quella citata in apertura, anche le altre trivelle stanno operando per conto dell’Ufficio federale delle strade. «Si tratta di macchinari che effettuano delle indagini geologiche, idrogeologiche e geotecniche per qualificare le diverse zone, nell’ambito del progetto PoLuMe», ci conferma il portavoce dell’USTRA, Eugenio Sapia.
Già, il PoLuMe, acronimo di progetto generale per il potenziamento dell’autostrada A2 tra Lugano e Mendrisio. Un maxiprogetto federale, che rientra nel Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali (PROSTRA), che è sul tavolo da anni e con un investimento complessivo stimato di 1,7 miliardi di franchi, di cui 84 milioni a carico del Ticino. Il Consiglio federale aveva ipotizzato l’inizio dei lavori per il 2030 (e la loro conclusione 12 anni più tardi), ma il no popolare, lo scorso 24 novembre, al potenziamento delle strade nazionali ha sparigliato le carte. L’USTRA ha per il momento “congelato” vari progetti di potenziamento viario.
«Sulla base del risultato della votazione del 24 novembre – ci aveva fatto sapere l’USTRA lo scorso dicembre, a nostra precisa domanda sulle misure per il pian Scairolo e in particolare il potenziamento dello svincolo di Pambio-Noranco – abbiamo deciso di prenderci il tempo necessario per capire le ragioni del no, analizzare il risultato nel dettaglio e definire come proseguire. Fintanto che non ci saranno i necessari chiarimenti politici, risulta inopportuno e intempestivo addentrarsi in dettagli tecnici così particolari». Resta sospesa anche l’idea di realizzare un nuovo semisvincolo autostradale a servizio della zona commerciale e artigianale di Grancia. E, beninteso, è “oggetto di riflessioni” anche il PoLuMe.
A questo punto sorge spontanea una domanda: il fatto che le trivelle siano all’opera nell’ambito di questo progetto significa che qualcosa si è sbloccato? Per ora no. Ancora Sapia: «I lavori pianificati o già in corso prima della votazione sui crediti d’oggetto PROSTRA, malgrado le riflessioni sul seguito tuttora in corso, proseguono secondo i contratti già sottoscritti. I risultati di questi approfondimenti saranno comunque utili per ulteriori valutazioni».