Licenziamenti a Guess, l'OCST risponde: «Qualcosa non torna»

Il caso dei licenziamenti a Guess continua a far discutere. Dopo che, nelle scorse ore, il marchio di moda ha preso posizione dopo quanto emerso ieri sui tagli in seno all'azienda, l'OCST si esprime, ancora una volta, sulla vicenda. Comunicando di aver preso atto della nota diffusa dall'azienda, che riferiva «di informazioni incomplete e inesatte circa il licenziamento di alcuni dipendenti, pubblicate senza alcuna preventiva verifica dei fatti con l’azienda stessa», il sindacato ritiene l'intenzione di voler chiarire quanto accaduto «certamente lodevole». Pur credendo, tuttavia, sulla base delle testimonianze, «che le osservazioni riportate confondano ulteriormente e descrivano una realtà diversa da quanto accaduto».
«Vogliamo ricordare che il gruppo di collaboratori ha iniziato a segnalare comportamenti scorretti nella conduzione del team in un lasso di tempo molto ampio e che le «asserite difficoltà» riguardavano situazioni ed ambiti tanto delicati da necessitare indagini tempestive», si legge nella presa di posizione dell'OCST, intitolata «GUESS? Qualcosa non torna...». «Affermare pertanto di aver gestito «immediatamente» l’emergenza è quanto meno discutibile. Crediamo che la situazione sia diventata oggetto di attenzione da parte della direzione solo quando oggettivamente insanabile».
Non solo. Secondo quanto sostiene il sindacato nel comunicato, i dipendenti «si sono fidati della direzione che aveva promesso di intervenire, descrivendo nel dettaglio tutto quanto successo di grave in anni di lavoro nell'azienda». Di più, nella «delicatissima fase di verifica» l’unico provvedimento che è stato comunicato alle persone coinvolte (una ventina, come sottolinea l'OCST) è stata la sospensione temporanea del superiore (con responsabilità di alto livello) e non il suo «definitivo allontanamento». Fatto di cui si prende atto solo ora, come evidenzia il comunicato.
La direzione Guess, inoltre, dichiara che le persone coinvolte si sarebbero assentate senza un giustificato motivo dal lavoro. «La loro assenza invece era giustificata da inabilità per gravi motivi medici dovuta al fatto – gravissimo e puntuale – che, pur sospeso, il superiore si è presentato in azienda sfidando apertamente il team e generando in loro un senso di smarrimento e di confusione immediati», scrive ancora l'OCST. «Da quel preciso momento il team ha perso ogni tipo di relazione con l’azienda tanto che ha appreso solo oggi che il motivo delle disdette – singole ed ordinarie – è per ragioni organizzative».
Alla luce di quanto comunicato da Guess oggi, l'OCST crede che «un chiarimento possa ancora essere possibile» e chiede pertanto una risposta a quelli che sono i dubbi insoluti sulla vicenda. Ecco, di seguito, le domande del sindacato:
1- L’azienda parla di allontanamento definitivo: quando e come sarebbe stato comunicato ai lavoratori denuncianti visto che da tempo nessuno di loro ha più avuto contatti con l’azienda?
2- L’azienda parla della necessità di ristrutturare il dipartimento a fronte della perdurante assenza del personale:
a. Quando avrebbe segnalato ai collaboratori questa sua necessità?
b. Come li ha coinvolti nelle sue valutazioni?
c. Sono state fatte le eventuali riflessioni sulle procedure in caso di licenziamento collettivo?