Il caso

Maltempo, «serve un'assicurazione cantonale»

Dopo il disastro in Mesolcina, il granconsigliere e sindaco di Grono Samuele Censi fa una precisa richiesta al Governo: ai danni alle opere pubbliche ci pensi Coira
Sorte, frazione di Lostallo, dopo la devastazione. © CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
26.08.2024 17:00

«È ipotizzabile che in futuro le opere pubbliche (acquedotti, impianti di depurazione, sottostrutture acqua/fognatura, strade e sentieri di montagna) possano essere assicurate tramite un’assicurazione cantonale?». In vista della sessione di agosto del Gran Consiglio che si aprirà giovedì, il deputato PLR e sindaco di Grono Samuele Censi ha pronto degli interrogativi da sottoporre al Governo in occasione della classica «Ora delle domande». Tutto parte, purtroppo, dal maltempo che il 21 giugno scorso ha colpito la Mesolcina, in particolare alcuni Comuni, soprattutto Lostallo e Mesocco, provocando danni stimati in oltre 50 milioni di franchi. La valle ha saputo subito rialzarsi, ma le ferite da rimarginare sono ancora molte. E, in particolare, servono soldi in quanto non tutto, appunto, è coperto dalle assicurazioni, e gli enti locali non possono far fronte alle ingenti spese.

Solidarietà ed aiuti

A questo proposito Samuele Censi sottolinea come sia stata «grande la solidarietà giunta da tutta la Svizzera. Ringrazio in particolare il nostro Cantone che da subito si è attivato con aiuti e sostegno a favore e supporto dei Comuni, penso in particolare alla presenza costante in valle dei vari responsabili degli uffici cantonali coinvolti. I privati hanno potuto far capo con celerità e professionalità all’Assicurazione fabbricati dei Grigioni». Il granconsigliere, tuttavia, non nasconde la preoccupazione, ad esempio per il ripristino dei terreni agricoli. In questo caso «il contributo previsto non è sufficiente». O, ancora, le numerose infrastrutture pubbliche danneggiate dalla furia della natura. «Determinate opere comunali oggigiorno non sono assicurate e in caso di eventi naturali estremi, purtroppo sempre più frequenti, i danni ed i relativi costi rimangono a carico dell'ente pubblico», rileva il deputato PLR. Da lì la richiesta al Consiglio di Stato di un’assicurazione cantonale.

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