Nel fango di Sorte: «Faremo di tutto per trovare i dispersi»
Elicotteri, droni, cani da ricerca che abbaiano. È il caos a Sorte, dove i rumori delle operazioni di soccorso si sovrappongono. A guardare il cielo, nessuno lo direbbe. Ma ieri, lì fuori, dove ora splende il sole, si è abbattuta la furia degli elementi. L'alluvione che ha colpito la Mesolcina ha devastato il comune di Lostallo, colpendo in particolare, appunto, la frazione di Sorte. «È una situazione incredibile», commenta il comandante della polizia grigionese William Kloter, mentre ci guida, tra fango e detriti, lungo la strada che porta al villaggio. «Sono passato da qui ieri. Mai avrei pensato di tornarci oggi e trovare questo».
Il panorama è terribile. La fermata del bus, la scritta SORTE ben in vista, è ancora in piedi, mentre alcuni uomini portano via i detriti che la circondano. Ma il peggio viene spingendo lo sguardo un po' più avanti. La strada è completamente ostruita dal materiale portato dal riale. Un denso fango fa da collante a macigni e legname, mescolati ai resti delle case travolte. Ciò che resta del tetto di un'abitazione copre, come un velo, i detriti.
La situazione è tragica. Tre le case spazzate via. Tante altre sono state danneggiate. Gli abitanti, al momento, restano sfollati. La maggior parte di loro ha trovato riparo nella palestra di Lostallo.
Dispersi
Sono ore concitate. Di ricerca, soprattutto, delle tre persone che mancano ancora all'appello. Si tratta di una coppia e di un'anziana. La casa dei due era appena stata costruita. «Temiamo potessero trovarsi a Sorte quando è avvenuto il disastro», ci confessa il sindaco Nicola Giudicetti. «Sappiamo che i familiari della coppia li stanno cercando». Una quarta persona, una donna data per dispersa in mattinata, è stata invece trovata in buone condizioni e trasportata al Civico di Lugano per accertamenti. «Siamo riusciti a salvarla perché ci ha contattato telefonicamente», spiega Kloter. «Non riusciva a comunicarci dove fosse, ci diceva solo di riuscire a vedere il cielo. Siamo riusciti a localizzarla».
Anche i cellulari nella ricerca giocano un ruolo fondamentale. Come spiega il comandante della Polizia cantonale grigionese, oltre a sei cani addestrati appositamente e a un drone termico, le autorità stanno cercando di stabilire anche dove sia avvenuto l'ultimo contatto con la rete telefonica dei cellulari dei dispersi. «È un metodo più veloce che ci indica da dove partire. Il territorio colpito è enorme, ma sappiamo da dove possiamo cominciare. Vogliamo e dobbiamo trovare queste persone».
Si cercano anche mezzi. «Vogliamo anche trovare alcune auto che dovrebbero trovarsi fra i detriti. Non possiamo dire con certezza se a bordo delle vetture si trovasse qualcuno. Ovviamente, ci auguriamo che fossero vuote». Non si può escludere, insomma, che il bilancio si modifichi nel corso della giornata. «La speranza non può abbandonarci ora. I lavori continuano, e devono continuare. È difficile pensare di trovare dei sopravvissuti, ma fino all'ultimo continueremo a crederci».
Paura per le prossime ore
A peggiorare la situazione c'è anche la paura di ciò che potrebbe accadere nelle prossime ore. «Ora c'è il sole, ma per le 15.00 ci aspettiamo nuovamente piogge. Il problema è che se i tombini sono pieni d'acqua, potrebbero esserci ulteriori danni», spiega Kloter, visibilmente commosso. «È davvero incredibile per me essere qui adesso. Non avrei mai pensato di tornare a Sorte e trovare questo».
Il maltempo che si è abbattuto sul territorio di Lostallo ha messo a dura prova anche i soccorritori. «La situazione, ieri sera, era davvero pericolosa. Abbiamo rischiato di perdere due agenti. La loro auto è stata travolta dall'alluvione, ma per fortuna si sono salvati. E stanno ancora lavorando, dopo 18 ore. Mi rende orgoglioso. E sono orgoglioso di tutti i mesolcinesi, che stanno dimostrando la loro forza d'animo».