Il caso

Più sicurezza? La strada si... sposta

Pericolo frane in Valle Calanca: Coira prevede la costruzione di un vallo di contenimento, che presuppone però la realizzazione di un nuovo tracciato - Lavori al via forse già in autunno
© Rescue Media
Alan Del Don
14.05.2024 11:15

La strada della Valle Calanca… si sposta. Ebbene sì. E ciò per garantire l’incolumità di chi si trova a percorrere un collegamento che – ne abbiamo riferito a più riprese – non è sicuro al 100% a causa del rischio di caduta di massi giudicato ancora elevato dagli esperti, soprattutto nel tratto fra il bivio di Castaneda e la galleria all’altezza della Segheria di Buseno, ma non solo; anche l’area di Revetell, a Castaneda, è costantemente monitorata da apparecchi radar. Negli ultimi tre decenni sono stati investiti ben 25 milioni di franchi da parte del Cantone.

Altri provvedimenti

Ma quanto fatto – lo dimostrano i frequenti scoscendimenti – purtroppo non basta per far dormire sonni tranquilli alla popolazione, ai numerosi proprietari delle case di vacanza e ai turisti che ogni volta che scende una frana si trovano isolati dal mondo. In attesa del tunnel lungo almeno 1,4 chilometri tra la diramazione per Castaneda ed il citato stabilimento, approvato dal Gran Consiglio il 14 febbraio accettando l’incarico presentato dalla deputata e vicesindaca di Buseno Rosanna Spagnolatti, ma per il quale ci vorranno due lustri di lavori, Coira ha capito le preoccupazioni dei cittadini ed ha ingranato la quinta marcia.

Pulizia delle pareti

Un primo assaggio lo si è avuto nelle scorse settimane, alla fine di aprile, quando sono stati rimossi diversi blocchi di roccia di 15-20 metri cubi nella zona del bivio per Buseno. Un rapporto dettagliato arriverà nei prossimi giorni sulle scrivanie dei funzionari dell'Ufficio tecnico dei Grigioni e dell'Ufficio foreste e pericoli naturali e conterrà le indicazioni sullo stato della situazione e le soluzioni appropriate per i due punti sotto stretta osservazione. L’altro, come detto, è quello di Revetell. «Ulteriori immagini effettuate con drone (alla fine di aprile; n.d.r.) hanno permesso di identificare diversi pacchetti rocciosi critici, che verranno monitorati, messi in sicurezza o rimossi», sottolineano gli specialisti del Cantone.

Passiamo ora al progetto che prevede la realizzazione di un vallo di protezione ed il nuovo tracciato della strada. L’opera in materiale naturale rivestito con massi di scogliera verrà edificata tra Molina e l’accesso di Buseno: «Lo scopo è quello di arrestare la caduta di blocchi in caso di ulteriori frane. L’argine sarà alto circa 8 metri e si estenderà per una lunghezza di quasi 240 metri».

L'opera nel dettaglio

Il fatto è che il muraglione di contenimento, affinché possa davvero proteggere contro le bizze della natura, dev’essere costruito sull’attuale strada cantonale. Che, ricordiamo, è l’unico collegamento della valle. Si è dovuto, quindi, studiare un tracciato che si snoda perlopiù – gli scherzi del destino – lungo la vecchia cantonale, che dovrà essere ampliata per adempiere a determinati requisiti (come il carico massimo). Coira fa sapere che è attualmente in corso la progettazione delle due opere. Il cantiere dovrebbe aprire in autunno: «Durante i lavori di costruzione il traffico sarà convogliato su una sola corsia sulla nuova strada e sarà gestito per mezzo di semaforo, in modo da poter costruire in parallelo il terrapieno di protezione sulla strada cantonale esistente».

Ecco a cosa prestare attenzione

Detto degli interventi previsti, vanno spese due parole anche su coloro che saranno chiamati ad operare in una situazione obiettivamente molto rischiosa. Tra ottobre e marzo è impossibile lavorare, in quanto in quel lasso di tempo si registrano i maggiori movimenti del terreno; la roccia può dunque essere rimossa esclusivamente fra aprile e settembre. Dovranno essere adottate delle misure di sicurezza molto rigorose. Vi è poi un’ulteriore sfida da considerare nelle operazioni di scavo, rappresentata da alcune infrastrutture presenti: «Una stazione di trasformazione Axpo, che rifornisce Buseno di energia elettrica, si trova nell’area di caduta delle singole sezioni di roccia. Inoltre il cavo in fibra ottica della valle transita sotto la strada cantonale. I massi che potrebbero cadere durante i lavori di rimozione dovrebbero quindi danneggiare il meno possibile la strada».

L’Ufficio tecnico dei Grigioni ricorda infine che non sono affatto da escludere ulteriori chiusure temporanee della strada, nei prossimi mesi, in particolare nell’area di Revetell, in caso di forti precipitazioni. Verranno annunciate «con il massimo anticipo possibile» e coinvolgendo preventivamente i Comuni.

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