Val Mara

Quaranta richiedenti l’asilo al Park Hotel di Rovio

Le voci che da un mese circolano in paese hanno trovato conferma: il Cantone ha individuato una soluzione «provvisoria» nel vecchio albergo in disuso – Il Municipio si è detto amareggiato per le tempistiche e la comunicazione
© CdT/Gabriele Putzu

Alla fine, le voci che avevano iniziato a circolare con insistenza sin dalla metà di febbraio hanno trovato conferma: a Rovio, frazione di Val Mara, entro fine mese verranno «temporaneamente» ospitati una quarantina di richiedenti l’asilo. Si tratta di persone che hanno ottenuto il diritto di restare in Svizzera e che stanno iniziando il percorso di integrazione.

Fin qui tutto bene, se non fosse che in paese la notizia è stata accolta con preoccupazione e amarezza. Preoccupazione per l’impatto sul quartiere e amarezza, soprattutto da parte del Municipio, per la comunicazione da parte del Cantone, autorità competente per questo tipo di decisioni. Dopo che lo scorso mese la questione era stata portata anche sul tavolo del Consiglio di Stato da un’interrogazione del gruppo della Lega (primo firmatario Boris Bignasca), il Municipio aveva chiesto chiarimenti all’Ufficio dei richiedenti l’asilo e dei rifugiati. Una risposta, al sindaco Jgor Zocchetti, è arrivata il 28 febbraio, riassumibile in: «Rovio è una delle opzioni sul tavolo». Sette giorni dopo, invece, ecco la conferma.

Sollevate delle criticità

«Abbiamo chiesto un incontro con i rappresentanti del Cantone e con la Croce Rossa (che si occuperà della presa a carico sociale e sanitaria degli ospiti del centro, ndr) durante il quale abbiamo espresso le nostre preoccupazioni, ossia che la struttura scelta, il Park Hotel, non si addice a questo compito», spiega Zocchetti al Corriere del Ticino. L’albergo, ormai in disuso, si trova infatti in un quartiere residenziale, poco servito dai mezzi pubblici. Di qui le preoccupazioni già espresse dei cittadini. Quanto alle tempistiche del Cantone nel confermare all’Esecutivo di Val Mara che la soluzione scelta è proprio il quartiere di Rovio, Zocchetti si dice amareggiato: «Siamo stati informati a giochi fatti, ci fosse stata una condivisione avremmo potuto fare le nostre osservazioni che ora servono a ben poco. È qualcosa che lascia l’amaro in bocca e crea malumori nel quartiere».

Insomma, il tema, come prevedibile, è di quelli che scaldano gli animi. Basti pensare al dibattito attorno al Quartiere Soldini di Chiasso. Per martedì prossimo il Municipio di Val Mara ha organizzato una serata informativa per fornire maggiori dettagli alla popolazione.

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