Il caso

San Bernardino, fra rilancio ed entrate fiscali in crescita

Aumentano i contribuenti grazie al progetto di valorizzazione da 300 milioni della famiglia Artioli che porta benefici al paese anche a livello di imposte alla fonte – Ecco intanto il gruppo di lavoro che coordinerà la strategia di sviluppo
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
03.12.2024 06:00

«L’Ufficio fiscale comunale è oberato di lavoro. L’aumento dei contribuenti (vedi nuovi immobili a San Bernardino), le mutazioni dovute alle nuove stime degli immobili e il cambio del programma informatico del Cantone, dove bisognerà reinserire tutti gli stabili nello schedario di ogni contribuente, porta a un carico di lavoro non più sopportabile». Chiamatelo effetto Stefano Artioli. O rinascita di una località turistica. Sta di fatto che il succo della questione non cambia di una virgola. Nell’ultimo decennio la popolazione di Mesocco è cresciuta dell’11%. In media si parla di 50-70 nuovi abitanti all’anno, per raggiungere gli oltre 1.420 odierni. Il progetto di valorizzazione della frazione portato avanti dalla Swiss Alps SA, con alla testa il facoltoso imprenditore ticinese, ha dato un’ulteriore spinta alla rinascita del Comune altomesolcinese. Come è evidente leggendo tra le righe del Preventivo 2025 che preconizza un avanzo d’esercizio di 71 mila franchi con moltiplicatore d’imposta stabile all’87%, nonostante una petizione (che verrà discussa dal Legislativo mercoledì 11 dicembre, ma che difficilmente verrà approvata) ne chiede la diminuzione al 70%.

Incentivo alle costruzioni

A dimostrazione di quanto lo stesso Esecutivo voglia cavalcare l’onda di entusiasmo (anche se, va detto, in paese non tutti condividono il progetto da almeno 300 milioni della società anonima) c’è il fatto che si sta incentivando l’acquisto o la costruzione di abitazioni primarie. Per l’anno nuovo il Comune prevede un’uscita di 100 mila franchi sotto forma di sussidi. Notizie positive arrivano, di conseguenza, dalle entrate fiscali. «Le imposte alla fonte dovrebbero continuare a crescere, in rapporto all’assunzione di personale dimorante per le nuove attività commerciali di San Bernardino. L’aumento dei valori fiscali delle nuove stime ufficiali e lo sviluppo di San Bernardino porteranno anche maggiori entrate a livello di imposte sulla sostanza, imposte sugli immobili e imposte sul trapasso di proprietà fondiaria», annota il Municipio prefigurando i prossimi dodici mesi. Il gettito fiscale, per l’anno alle porte, è stimato in 2,7 milioni di franchi circa. La riduzione del tasso al 70%, come proposto da Fausto a Marca (già fondatore della Lega dei mesolcinesi), secondo i calcoli fatti dall’ente locale comporterebbe una minore entrata annua di 526 mila franchi.

Gongolano ostello e campeggio

Soldi che servono, annota l’Esecutivo, per «attuare una politica di investimenti (nel 2025 si è fissato un importo pari a 2,1 milioni; n.d.r.) che possa portare benessere e solide prospettive socio-economiche» alla popolazione. Chi gongola è altresì l’ostello di San Bernardino. Per il 2025 vi sono già 5.500 riservazioni nel periodo invernale e 2.000 in estate nonché quattro compagnie di militari impegnate nei corsi. Affittate anche 153 postazioni del campeggio per un incasso di 410 mila franchi. Insomma, al «SanBe» il sogno di un nuovo inizio (o, fate voi, di un ritorno ai fasti di un tempo) sta dando i primi concreti frutti.

L’aggregazione dietro l’angolo?

Il progetto di rilancio della famiglia Artioli non è infatti l’unico dossier importante sul tavolo del Municipio. Ecco perché si mira, parallelamente, ad una riorganizzazione dell’amministrazione comunale per essere ancora più efficaci e performanti. Si procederà dunque alla creazione di una direzione operativa (formata dal sindaco Mattia Ciocco, in carica da due anni, dal segretario comunale e dal contabile) con conseguente riordino dei settori e dei relativi responsabili. In previsione c’è pure un altro grosso cambiamento. E concerne la nomina di un gruppo di lavoro per mettere in atto la strategia di sviluppo comunale affinché possa andare oltre la pianificazione del territorio, «la quale dovrebbe essere di fatto un mezzo per concretizzare la strategia e non la linea guida base», rileva il consesso. Una strategia che dovrà indirizzare le azioni nel prossimo decennio, coinvolgendo i rappresentanti dei vari settori e con il supporto degli specialisti. Ne faranno parte tre municipali, quattro consiglieri comunali ed un coordinatore (un funzionario o un esterno): largo a «forze fresche innovative e lungimiranti». Fra gli altri temi citiamo le aggregazioni, le scuole, il Parco Val Calanca, le possibili sinergie con altri Comuni dal punto di vista turistico e le acque minerali.

Le diverse fasi

Attualmente il progetto della San Bernardino Swiss Alps si trova ancora nella «fase 0», che si concluderà nel 2025, e che interessa la riqualifica del centro villaggio con nuove strutture ricettive ed appartamenti. Dal 2026 al 2028 si procederà alla rivalorizzazione della zona Albarella Alta con, tra l’altro, aree per il glamping e i camper. In seguito, dal 2028 al 2030, ci si concentrerà sul comparto di Acuforta con la costruzione di un hotel collegato agli appartamenti. Infine, dal 2030 al 2032, ecco che l’attenzione sarà rivolta alle aree Mutti e Fracch, pronte a diventare il punto di riferimento per lo sport e non solo.

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