Telefonia mobile

Swisscom, a Comano l'opposizione popolare «disturba» ancora il segnale

La domanda per la posa di una nuova antenna, sempre sul tetto della RSI e in sostituzione di quella appena dismessa, incassa un’opposizione firmata da 118 cittadini – In attesa del preavviso cantonale il disservizio prosegue
Connessione scarsa o addirittura assente in certe zone. © CdT/Gabriele Putzu
Valentina Coda
13.03.2024 06:00

Sono mesi che tira un’aria tesa a Comano. «Colpa» della dismissione dell’antenna Swisscom sul tetto della RSI, che sarebbe dovuta avvenire lo scorso ottobre, ma che grazie a un accordo è rimasta sullo stabile dell’emittente radiotelevisiva fino alla settimana scorsa. Swisscom, in realtà, avrebbe voluto lasciarla sul terreno della RSI, anche se provvisoriamente, ancora per un po’ visto che a gennaio ha inoltrato una domanda di costruzione per un nuovo impianto di radiocomunicazione mobile. Un fatto che non è passato inosservato e la richiesta è stata presa di mira da un’opposizione sottoscritta da centodiciotto persone. In ogni caso, la licenza edilizia non è ancora stata rilasciata perché il Comune è in attesa del preavviso cantonale, che è vincolante quando si parla di telefonia mobile. Ma vedendo l’aria che tira e qualora la domanda dovesse venir avallata dal Governo, i ricorsi non si farebbero di certo attendere. Tradotto: il buco di copertura non verrà sanato e il segnale, beh, sarà un po’ quel che è. Anche se una papabile soluzione definitiva, per il futuro, potrebbe essere già stata individuata.

«Più a ridosso dell’abitato»

Il malcontento recente ha origini lontane. Nel 2015 il gruppo Cittadini di Comano e Cureglia raccoglie oltre 1.100 firme per chiedere lo smantellamento dell’antenna dal tetto della RSI, messa in funzione solo l’anno precedente. Cosa che ottiene nel 2017, quando l’emittente di Comano invia una disdetta cautelativa a Swisscom per fine 2023, ma grazie a un accordo il funzionamento dell’impianto viene prolungato fino alla fine di febbraio. L’antenna, in via definitiva, è stata tolta e di conseguenza spenta settimana scorsa. In attesa di una soluzione definita (che attualmente non è ancora stata trovata) e per evitare di lasciare il 60% degli abbonati Swisscom con scarsa connessione, o addirittura senza, il Comune e la RSI hanno dato il via libera a Swisscom per inoltrare una domanda di costruzione al fine di installare un’antenna provvisoria sul camino della vecchia centrale termica, quindi sempre su uno stabile del campus RSI (attualmente in ristrutturazione).

Da quel momento sono partite varie missive sottoscritte da un gruppo di cittadini di Comano all’attenzione del Municipio e della RSI. La prima spiega i motivi del perché centodiciotto cittadini si sono opposti alla domanda di costruzione: in primis si parla di aver «ignorato» quanto pattuito negli anni precedenti, ovvero che un impianto di telefonia mobile, sugli stabili della RSI, non ci deve più essere. In secondo luogo, «la nuova antenna risulta essere ancora più a ridosso delle abitazioni di via Centro TV e dell’asilo nido RSI», oltre a venir «deplorata la mancanza di responsabilità e di buona volontà del Municipio, di Swisscom e della RSI nel voler trovare un’adeguata soluzione nei dieci anni avuti a disposizione». In soldoni, viene chiesto di posizionare la nuova antenna «fuori dalla zona abitata, con bassa potenza e trovando un compromesso tra esigenze di copertura e salute pubblica».

«Per tutte le domande di costruzione, le opposizioni vengono trattate secondo la Legge edilizia – osserva il sindaco di Comano, Alex Farinelli –, qualsiasi altro atto, come lettere o raccolta firme, non ha nessuna influenza sulla posizione del Municipio. La licenza edilizia non è ancora stata rilasciata perché tutte le questioni che riguardano temi di telefonia mobile necessitano del preavviso cantonale, che è vincolante; quindi, i Comuni hanno poco da dire».

Rinnovo delle promesse

Al netto di tutto, una papabile zona che potrebbe, in futuro, ospitare un’antenna è stata indicata a fine febbraio dal direttore della RSI, Mario Timbal, tra le righe della risposta alla missiva inviata da alcuni cittadini di Comano confinanti con lo stabile. «Abbiamo ribadito la disponibilità a cedere il diritto di uso per un sedime attiguo al parcheggio Campagna, che potrebbe, in futuro, ospitare un’antenna», leggiamo. Inoltre, Timbal conferma che «nella sua configurazione definitiva (ovvero al termine dei lavori di ristrutturazione, indicativamente nel 2030, ndr), il polo RSI non ospiterà antenne sul proprio tetto, ottemperando agli accordi presi a suo tempo». L’opzione del posteggio Campagna, in ogni caso, è «una possibilità che possiamo esplorare», rileva Farinelli, ma «adesso non viene presa in considerazione».

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