Il caso

Terzo binario, altri ricorsi

Bellinzona: non c'è pace per il progetto da 200 milioni di franchi - Contro il via libera di Berna sono state inoltrate delle censure al Tribunale amministrativo federale - Slitta l'inizio dei lavori
© Rendering FFS
Alan Del Don
02.05.2024 14:12

Non c'è pace per il progetto da quasi 200 milioni di franchi del terzo binario tra Bellinzona e Giubiasco. Contro il via libera di fine gennaio dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT) sono stati interposti dei ricorsi al Tribunale amministrativo federale. L'opera, attesa da anni e fin qui contraddistinta da un iter decisamente complicato, comprende anche la fermata TiLo in piazza Indipendenza che servirà oltre 3.000 utenti al giorno. I lavori che avrebbero dovuto iniziare quest'anno, pertanto, sono destinati a slittare. «Di conseguenza sarà procrastinata anche la preparazione del bando di concorso per la progettazione definitiva delle misure fiancheggiatrici (nuovo accesso al posteggio Cervia, suo risanamento e sistemazione adiacente), mentre - sulla base dell’approvazione dei piani da parte dell’UFT - è prevista nel corso della corrente primavera l’informazione pubblica per la variante di Piano regolatore concernente la riqualifica del comparto, che precederà il licenziamento del messaggio municipale all’attenzione del Consiglio comunale», si sottolinea nel messaggio sul consuntivo della Città reso noto oggi.

La fermata in piazza Indipendenza

Alla pari dell’ampliamento a binario doppio Contone-Ponte Ticino-Tenero e alla nuova fermata a Minusio - entrambi già approvati - il terzo binario nella Turrita consentirà di introdurre dei treni ogni 15 minuti fra Bellinzona e Locarno. «La nuova fermata, da parte sua, porterà i viaggiatori direttamente nel cuore della capitale. Un progetto centrale per la mobilità futura», sottolineano le Ferrovie. La Città l’ha sempre ritenuta un’opera strategica nell’ambito delle infrastrutture per la mobilità (come i nodi intermodali alle stazioni di Bellinzona e di Giubiasco) e quale completamento del «Metrò Ticino» unitamente alla galleria di base del Monte Ceneri. Ma non solo, come ci ha spiegato a più riprese negli scorsi anni il sindaco Mario Branda. Consentirà altresì la valorizzazione a livello urbanistico del comparto e del centro storico, favorendo i commerci. Secondo le stime fatte a suo tempo sono previsti circa 3.200 utenti al giorno alla fermata TiLo in piazza Indipendenza. I lavori, come detto, avrebbero dovuto iniziare quest’anno con la messa in esercizio prevista verosimilmente nel 2029.

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