L'evento

Viavai di maestranze in piazza: «Avanti tutta con Winterland»

Il «salotto buono» di Locarno è in fermento: mancano dieci giorni all’inaugurazione del grande villaggio invernale - «Una sessantina di persone e una dozzina di autocarri in pochi giorni, ma i lavori proseguono a ritmo serrato e siamo nei tempi»
Una manifestazione che inizia a prendere forma; nell'adesivo in primo piano, Michael Lämmler, di enyoj.swiss, ideatore di «Winterland». © CdT/Gabriele Putzu
Jona Mantovan
10.11.2024 21:30

Il telefono di Michael Lämmler (per tutti solo «Mischa»), di enjoy.swiss, squilla in continuazione. L’ideatore di «Winterland» riesce comunque a ritagliarsi alcuni minuti per sorseggiare al volo un cappuccino. Attorno a lui, il villaggio invernale che torna in grande stile a Locarno dal 21 novembre al 6 gennaio - dopo una prima edizione messa a punto nel 2023 in poche settimane -, inizia a prendere forma. Scorriamo rapidamente il registro chiamate dalla prima, alle 6.45: sono una settantina. «E non è ancora mezzogiorno», esclama il 45.enne mantenendo alto il suo entusiasmo. «Sì, siamo un po’ sotto pressione. Il ritmo è serrato ma stiamo seguendo la nostra tabella di marcia: avanti tutta», aggiunge rimirando il viavai di maestranze da piazza Grande alla Magnolia, senza dimenticare piazzetta Remo Rossi (attorno al Palacinema): l’«abbraccio di stelle», il titolo della fiaba che da il «la» a tutta la manifestazione, è molto più esteso della scorsa stagione.

Dalla mattina alla sera

Il «salotto buono» della Città è tutto un fermento. C’è chi scarica i pezzi del «kamikice» (uno scivolo «a chiocciola» per i bob, novità di quest’anno), chi assembla la struttura metallica del gigantesco pavilion trasparente (quest’anno più grande e più alto, per una migliore visibilità dei tanti musicisti), chi posa le assi alla base della pista di ghiaccio (pure lei «cresciuta» di 175 metri quadri). «Oggi sono una sessantina le persone al lavoro, in tutto, oltre una dozzina di autocarri con materiale, da coordinare in pochi giorni». Il cantiere apre tutti i giorni alle sette e va avanti fino alle 23 e anche di più, se necessario.

Il 18 novembre arriva anche il carosello vintage, un capolavoro di artigianato come mai se ne sono visti qui
Michael Lämmler di enjoy.swiss, ideatore di «Winterland»

«Bestioni» aggrappati alle mura

«Ma di sera non facciamo alcun rumore, dato che sono all’opera unicamente i tecnici delle proiezioni. Vedi? Sono oltre sessanta in tutto», dice indicando enormi «bestioni» bianchi «aggrappati» alle mura dei palazzi storici attorno a Palazzo Marcacci. Saranno loro a garantire l’immersione nella magia natalizia con, appunto, un caloroso abbraccio ai visitatori. Certo è che in molti apprezzeranno il raddoppio della superficie dove i lavori del CISA Lab di Locarno, il laboratorio di formazione e ricerca dell’accademia di cinema, accompagneranno le serate della stagione fredda. Allo scoccare di ogni ora - nell’edificio sede del Municipio - Manuel, il vispo bimbetto dai capelli ricci avrà il suo daffare nel completare la missione di salvare Locarno dalle insidie in cui è caduta.

Di missione in missione

«Missione» ben diversa, ma nemmeno poi tanto, da quella del nostro interlocutore, costretto a districarsi tra fornitori, operai, rispetto delle norme di sicurezza e regole per il transito dei mezzi di soccorso.

«È complesso, ci sono molte cose da tenere presenti. Siamo su una piazza aperta e molto frequentata, dobbiamo muoverci con i mezzi prestando la massima attenzione». Anche i tanto amati ciottoli - caratteristici della pavimentazione probabilmente tra le più celebrate al mondo in quanto cornice di eventi di primissimo piano come il Locarno film festival o il Moon & Stars - creano qualche grattacapo per le varie installazioni. «Ne vale la pena, anche solo pensando alle 300.000 visite che avevamo totalizzato un anno fa».

Budget più che raddoppiato

Con tutte le migliorie, rese possibili a fronte di un budget decisamente superiore - passato da 1,5 a oltre tre milioni e mezzo - e con la garanzia di coprire il periodo per cinque anni - come stabilito nel bando di concorso cittadino, che la società aveva vinto qualche mese fa - Lämmler non nasconde di aspettarsi anche qualcosa di più. «Ci lasceremo sorprendere», dice sorridente. E confida anche nell’offerta RailAway FFS, un pacchetto per raggiungere Locarno da tutta la Svizzera con il 30% di sconto sui mezzi pubblici.

«Abbiamo appena posato più di 2.000 metri quadri di pavimentazione e stiamo erigendo il pavilion. Sono in arrivo tutte le strutture, inclusa la pista. Credo però che un altro simbolo dello spirito del Natale sarà il carosello vintage, un capolavoro di artigianato come mai se n’erano visti, alto dodici metri. Arriverà lunedì prossimo, il 18. E sarà arricchito con un disegno realizzato a mano del panorama di Locarno, che con la sua Madonna del Sasso si aggiungerà ai disegni di 25 altri monumenti di tutta Europa», conclude Mischa congedandosi, mentre arriva un’ulteriore chiamata.

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